Pagina 2 di 2
AREE IN DEGRADO
La Polizia Municipale svolge un'intensa attività di controllo riferita alle cosiddette "aree incolte". Si tratta di aree private scoperte lasciate in stato di abbandono da parte dei possessori/proprietari. L'incuria da parte di quest'ultimi, oltre a sminuire il decoro del territorio e delle aree private attigue, determina la crescita incontrollata di una vegetazione infestante, che molto spesso invade anche spazi comuni, compromettendo a volte la visibilità a danno della sicurezza stradale. Lo stato di abbandono, l'accumulo di rifiuti e, in alcuni casi, anche la presenza di edifici dismessi in precarie condizioni, crea un ambiente favorevole alla proliferazione di insetti e animali nocivi alla salute e pregiudica la sicurezza del luogo, spesso infatti gli immobili, in evidente stato di decadimento, diventano ricoveri di fortuna per persone senza fissa dimora.Sono davvero numerose le segnalazioni che pervengono al Comando di Polizia Locale di cittadini che denunciano lo stato di abbandono e degrado di terreni, giardini, cortili, aree pertinenziali ecc.; è evidente che la problematica si manifesta in particolare nei mesi estivi quando il clima contribuisce ad incrementare gli effetti dannosi di tale fenomeno.Il personale della Polizia Locale, particolarmente impegnato su tale fronte, effettuata la verifica in loco dello stato dell'area, qualora sussistano i presupposti, contesta ai responsabili la violazione amministrativa prevista dalla normativa locale vigente, di 100 €, intimando contestualmente ai trasgressori l'obbligo di provvedere alla pulizia dell'area entro 10 giorni. Nel caso in cui vi sia inottemperanza all'obbligo viene emessa una nuova sanzione di 250€ con contestuale Ordinanza Dirigenziale e, nel caso di nuova inottemperanza, l'aAmministrazione Comunale esegue un intervento sostitutivo a spese del proprietario.E' evidente che una maggiore attenzione e senso di responsabilità da parte dei proprietari delle aree potrebbero di certo contribuire ad un'attenuazione del problema che invece, negli ultimi anni, ha avuto una considerevole espansione con inevitabile aumento delle sanzioni elevate.
Sulla scorta di quanto stabilito dal D.Lgs 152/2006 (Testo Unico dell'Ambiente), che più genericamente sancisce il divieto di abbandono e di deposito di rifiuti sul suolo e nel suolo nonché di immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee, il Comune di Padova ha emanato uno specifico Regolamento per la gestione dei rifiuti urbani diretto a disciplinare la gestione dei "rifiuti urbani e rifiuti speciali assimilati agli urbani" e ad assicurare la tutela del decoro e dell'igiene ambientale.
Tale Regolamento ha introdotto una serie di divieti relativi alla gestione ed al conferimento dei rifiuti domestici e in modo particolare, al fine di arginare il cosiddetto fenomeno del "nomadismo dei rifiuti" (molto sentito nel nostro territorio), quello previsto dall'art. 6 c.4 lett “M”), che così recita:
"E' inoltre vietato......”M”) conferire rifiuti che non siano prodotti nel territorio comunale". Alla sanzione pecuniaria di Euro 300 incorre chiunque, residente al di fuori del Comune di Padova, conferisce i propri rifiuti urbani nei contenitori presenti nel territorio di Padova.
La norma evidenzia, altresì, il divieto di "Deporre qualsiasi tipo di rifiuti al di fuori dei punti di raccolta e/o contenitori appositamente costituiti"; la violazione di tale divieto prevede la sanzione di Euro 125 per le utenze domestiche e Euro 250 per le attività produttive. Inoltre dispone il divieto di "Incenerire rifiuti di qualunque tipo, anche se costituiti unicamente da frazione verde" (sfalci, potature, fogliame, ramaglie), pena la sanzione di Euro 125.
Si ricorda a tal proposito che, tutta la cittadinanza puoi chiamare il Servizio Clienti al numero verde 800 955 988 (la chiamata è gratuita da rete fissa e mobile), da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 22.00, sabato dalle ore 8.00 alle ore 18.00.
Dal 2021 la Squadra Tutela Ambientale, è dotata anche di telecamere mobili, foto-trappole, per contrastare il fenomeno degli abbandoni indiscriminati e del predetto nomadismo dei rifiuti.