Animali Smarriti o Abbandonati
Pratica riprovevole e pericolosa, l'abbandono di animali ha assunto negli ultimi anni proporzioni di importante rilievo. Recentemente il fenomeno, inizialmente riguardante i soli cani e gatti, si è esteso anche alle specie cosiddette esotiche, la cui detenzione era sottoposta a regole severe vietando di detenerne alcune e obbligando a denuncia per altre invece consentite. Fortunatamente ancora molto sporadici, ma già sono saliti agli onori delle cronache interventi di recupero di grossi rettili abbandonati in giardini e parchi pubblici o nei corsi d'acqua.
L'abbandono, oltre a essere una pratica crudele e degradante e oltre a rafforzare il randagismo e divenire potenziale fonte di incidenti stradali, può causare conseguenze negative alla fauna selvatica locale.
E' opportuno tenere a mente che l'abbandono di animali è punito dall'articolo 727 del C.P. (modificato nel luglio 2004 dalla Legge 189) con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro.
Nel caso si fosse testimoni dell'abbandono o del maltrattamento di un animale, oltre a cercare di raccogliere quanti più elementi utili sull'autore del gesto (targa auto, descrizione della persona, indirizzo ecc), è fondamentale contattare immediatamente la Centrale Operativa della Polizia Locale del Comune dove ci si trova o quella di qualsiasi altra Forza dell'Ordine. L'intervento tempestivo, oltre a consentire di salvare l'animale, permetterà di ridurre al minimo le potenziali conseguenze del gesto.
Nel caso invece si notassero lungo le strade cani verosimilmente smarriti, è necessario, se di piccola taglia, provare a trattenerli sino all'arrivo del personale del Settore Veterinario dell'Asl di zona che verrà attivato e inviato sul posto dalla Polizia Locale di competenza per territorio. Recuperato l'animale, verrà verificata la presenza di microchip che, se presente, consentirà di procedere alla restituzione al legittimo proprietario.