Padova, 30 gennaio 2025 – La scorsa settimana un'operazione degli agenti di Prossimità della Polizia locale ha portato al sequestro di un autocarro sloveno e alla denuncia del conducente per gravi violazioni ambientali. Gli agenti, durante un controllo di polizia stradale, hanno scoperto un carico illecito di rifiuti pericolosi nel vano di trasporto del mezzo. L'episodio è avvenuto in Piazza del Santo, dove la pattuglia ha fermato il veicolo per una verifica. Nel corso dell’ispezione sono stati rinvenuti catalizzatori esausti, provenienti da autoveicoli dismessi, insieme a materiali in ceramica, sia integri che polverizzati. Ulteriori accertamenti hanno rivelato che il conducente, un cittadino croato di 49 anni, non era iscritto all’Albo Gestori Ambientali e non disponeva della documentazione necessaria per il trasporto dei rifiuti. Di conseguenza gli agenti hanno proceduto al sequestro del mezzo e del carico, per poi procedere per gli aspetti di rilevanza penale previsti dalla normativa vigente. E’ quotidiana l’attenzione della Polizia Locale per la tutela dell’ambiente, con operazioni mirate a prevenire e contrastare i comportamenti più pericolosi o di elevato disvalore sociale, anche garantendo un maggiore controllo sulla gestione e sullo smaltimento dei rifiuti urbani. Tale attenzione è dimostrata anche dai dati delle violazioni riscontrate per l’abbandono e l’errato conferimento di rifiuti urbani che nel 2024 sono quasi raddoppiate rispetto all'anno precedente, con complessivi 1162 accertamenti. L’Assessore Bonavina commenta: “L’operazione evidenzia ancora una volta l’attenzione e la professionalità degli agenti della Polizia Locale, impegnati quotidianamente nel controllo del territorio e nella tutela della sicurezza ma anche della salute pubblica. In questo caso si tratta di contrasto al traffico illecito di rifiuti operato con una scrupolosa attività di verifica su strada, ma gli agenti intervengono ogni giorno con il massimo impegno in diversi ambiti che riguardano la problematica ambientale, a solo titolo di esempio, cito la massiccia attività di contrasto all’abbandono e al nomadismo di rifiuti”.
Gennaio 2025 - Un’incredibile e pericolosa esibizione ha rischiato di trasformarsi in dramma nel primo pomeriggio di martedì 28 gennaio. Una pattuglia della Squadra Sicurezza Urbana, impegnata nel consueto controllo in piazzale della Stazione di Padova, è stata fermata da una donna visibilmente agitata: sui binari, poco prima dell’ingresso in stazione lato ovest, c’era una coppia di giovani intenti a realizzare un video musicale… proprio al centro della linea ferroviaria!
Gli agenti si sono precipitati sul posto e hanno trovato una scena surreale: una ragazza, con il cellulare in mano, riprendeva il suo “cantante” mentre, seduto su una seggiolina e armato di microfono, si esibiva con entusiasmo, ignaro del pericolo. Ma il sipario sul loro spettacolo è calato bruscamente: la Polizia Locale è intervenuta con prontezza, allontanando i due dalla strada ferrata… giusto in tempo! Pochi istanti dopo, infatti, un treno è transitato proprio su quei binari, sfiorando la potenziale tragedia.
La coppia, identificata, è stata segnalata alla Polizia Ferroviaria, che valuterà i provvedimenti del caso. Un gesto sconsiderato, frutto della ricerca disperata di visualizzazioni sui social, che avrebbe potuto costare carissimo.
Appresa la notizia, l’Assessore Diego Bonavina dichiara: “Mi compiaccio con gli Agenti della Polizia Locale che, sempre presenti sul territorio e attenti alle segnalazioni dei cittadini, riescono a dare la giusta risposta e prontezza negli interventi. Auspico che quanto si è verificato, fortunatamente senza gravi conseguenze, serva di monito ai nostri giovani perché abbiano un comportamento più responsabile!”
Dicembre 2024 - Dall’installazione dei cantieri per la realizzazione dei della nuova linea del Tram e dei relativi sottoservizi in via Chiesanuova e via Vicenza il traffico veicolare, soprattutto nelle ore di punta, sta subendo rallentamenti che possono arrecare disagi agli automobilisti che devono raggiungere il centro cittadino.
Per tale motivo il Comando di Polizia Locale ha predisposto un servizio di viabilità specifico sui punti più delicati atto a favorire e agevolare il flusso veicolare in entrata ed in uscita dalla città. Gli agenti saranno presenti lungo via Vicenza, in particolare sul tratto prossimo alle vie Piave e Digione, sia per favorire lo scorrimento del flusso veicolare in entrambi i sensi sia per i controlli specifici di segnaletica e cantieri, in modo da garantire sicurezza ai cittadini residenti in zona e agli automobilisti in transito.
Tuttavia, dato il protrarsi dei lavori anche nelle prossime settimane, il Comando suggerisce e raccomanda a tutti i conducenti di autoveicoli, anche sulla base dell’esperienza degli interventi già attuati, di utilizzare strade alternative all’asse Chiesanuova - Vicenza per raggiungere le proprie destinazioni, utilizzando le le altre arterie di entrata e uscita in città quali, a titolo di esempio, via Sorio, via Montà e via Po, tutte raggiungibili dalle diverse uscite delle tangenziali.
La collaborazione di tutti è indispensabile per ridurre al massimo le code ed i conseguenti disagi.
Il 26 novembre 2024 il Reparto di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Padova ha tratto in arresto un cittadino cinese di 31 anni per possesso ai fini di spaccio di droghe sintetiche (anfetamine e metanfetamine). L’uomo, già noto alle forze di polizia e gravato da vari precedenti specifici, è stato colto in possesso di un notevole quantitativo di sostanza suddivisa in cristalli ed in pasticche con relativo materiale da confezionamento, per un totale di oltre 500 dosi, che avrebbero fruttato oltre 10.000 euro.
La perquisizione, delegata dall’Autorità Giudiziaria di Padova, è stata eseguita all’interno di un fabbricato sito nella zona industriale della Città con l’ausilio delle unità cinofile del Corpo di Polizia Locale cittadino, ed ha portato alla traduzione in carcere del principale indagato, nonché al deferimento di altri tre cittadini cinesi per violazione della normativa sull’immigrazione: uno di essi risultava altresì gravato dalla misura cautelare degli arresti domiciliari con obbligo del braccialetto elettronico, emessa dal Tribunale di Roma per reati inerenti lo sfruttamento della prostituzione e prontamente eseguita dai poliziotti patavini.