Campagna anticontraffazione: "Fatto non contraffatto! Spendi meno...rischi di più. Il falso alimenta l'illegalità"
Oltre all'attività di contrasto viene svolta anche un'attività di tipo investigativo: si ritiene infatti indispensabile nella lotta contro l'abusivismo commerciale, in particolare di prodotti contraffatti, l'impiego di personale in borghese, a supporto delle unità in divisa già impegnate per porre in essere una strategia di intervento finalizzata ad ottenere risultati che non siano solo di contenimento. E' necessaria, infatti, un'attività di investigazione concentrata sull'individuazione dei soggetti che dirigono l'organizzazione e dei depositi dove avviene il rifornimento. L'attività di presidio in divisa del territorio deve essere supportata da un'attività svolta da personale in borghese con compiti di intercettazione dei venditori abusivi lungo i percorsi che portano alle aree maggiormente colpite da questo fenomeno, osservazione, pedinamento, appostamento e raccolta d'informazioni. L'azione di contrasto, con conseguente identificazione, presso il Gabinetto di fotosegnalamento istituito presso il Comando, dei soggetti dediti alla vendita e sequestro della merce in loro possesso, è seguita da un'attività di osservazione finalizzata alla verifica di come i venditori si riorganizzano, con l'individuazione di persone e sistemi con cui si provvede al nuovo rifornimento. L'attività di intelligence è stata svolta tenendo conto anche degli esiti delle attività d'investigazione privata svolte da investigatori per conto delle "griffe" più note, tale tipo di collaborazione ha già consentito il raggiungimento di buoni risultati, in quanto lo sviluppo delle informazioni fornite ha portato all'individuazione di magazzini di merce contraffatta.La lotta alla contraffazione verrà prossimamente rafforzata attraverso la realizzazione di un progetto, che partecipa al bando pubblico Anticontraffazione indetto dall'ANCI e che prevede il potenziamento delle attività sopra descritte con l'inserimento di alcune importanti novità quali lo scambio del personale con il Corpo di Polizia Municipale di Vicenza, previa stipula di apposita convenzione, al fine di trarre vantaggio, nella lotta al fenomeno in questione, dalle reciproche esperienze ed impegnare sul campo operatori "non conosciuti" dai venditori e di conseguenza non facilmente riconoscibili in occasione degli interventi.