Merce contraffatta....ancora sequestri
Nell'ambito del progetto "Insieme contro la contraffazione", sostenuto da ANCI e da Ministero dello Sviluppo Economico, Polizia Locale e Camera di Commercio di Padova hanno effettuato numerosi controlli presso centri di vendita all'ingrosso ubicati nella zona industriale di Padova finalizzati a verificare il rispetto delle norme poste a tutela del consumatore, con particolare attenzione alla sicurezza dei prodotti. In occasione di alcune ispezioni sono stati prelevati alcuni prodotti elettrici, che sono stati sottoposti ad analisi di laboratorio; i risultati delle prove hanno fatto rilevare la non conformità ai requisiti imposti a tutela della sicurezza dei consumatori, in violazione a quanto previsto dal Codice del Consumo e dalla normativa sul materiale elettrico. Accertata pertanto la pericolosità dei prodotti prelevati è stata comunicazione alla locale Procura per il reato di immissione in commercio di prodotti pericolosi nonché per il reato di frode in commercio, in quanto, sulle confezioni o sullo stesso prodotto, risultato poi pericoloso, veniva riportato il marchio CE, così da indurre il cliente a ritenere di aver acquistato un prodotto conforme alle prescrizioni in materia di sicurezza. L'Autorità Giudiziaria ha quindi delegato la Polizia Locale all'esecuzione del sequestro penale non solo dei prodotti del tipo analizzato ma anche del restante materiale in vendita, proveniente dalle diverse ditte che avevano messo in commercio i prodotti pericolosi. Personale della Polizia Locale e Ispettori della Camera di Commercio hanno pertanto proceduto ad effettuare i dovuti sopralluoghi presso noti centri all'ingrosso padovani, tra cui il Centro Ingrosso Cina, così da eliminare dal mercato quei prodotti che avrebbero potuto mettere a rischio l'incolumità dei consumatori, anche in considerazione del presumibile incremento di acquisti di prodotti elettrici in questo periodo di festività natalizie. Nell'ambito dei controlli, le verifiche sono state estese anche alla regolarità dell'etichettatura, rilevando che molti articoli di vario genere non rispettavano le prescrizioni imposte in materia dalle normative vigenti, quali ad esempio la mancanza del nome dell'importatore o del produttore; le varie irregolarità, tra cui la mancata collaborazione da parte di qualche esercente che non ha fornito la documentazione idonea a rintracciare l'origine dei prodotti, sono state contestate con sanzioni amministrative che vanno da 1000 a 5000 euro, secondo quanto prescritto dal Codice del Consumo o da altre normative specifiche sulla sicurezza dei prodotti. Complessivamente i prodotti sequestrati superano le 11.000 unità tra cui cavi elettrici, prese multiple, adattatori, ferri da stiro, piastre per capelli, ecc.. Tutto il materiale è ora a disposizione dell'Autorità Giudiziaria per il proseguo delle indagini.
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