TAR respinge ricorso contro l'ordinanza di chiusura
All'inizio di settembre 2013 su istruttoria della PM il Vice Sindaco ha firmato una ordinanza che imponeva ad un bar di via Eremitano la chiusura alle ore 19.30.
A motivo dell'Ordinanza, c'erano numerosi accertamenti che indicavano come l'apertura del bar fino a tarda ora consentisse a molti sbandati e spacciatori di trasformare quella zona in un'area per niente sicura; la PM aveva infatti registrato molte situazioni di criticità causa risse e degrado, che portavano i residenti e gli operatori della zona a protestare ed a sentirsi insicuri. Per tutte queste ragioni, il Vice Sindaco ha firmato la ricordata ordinanza. A quella ne sono seguite altre che hanno determinato – per ragioni sostanzialmente analoghe - la chiusura anticipata di altre 9 attività, 2 in zona Stazione e 7 sul cavalcaferrovia Borgomagno.
A distanza di alcuni mesi il titotare del bar di via Eremitano ha presentato ricorso al TAR per il Veneto per l'annullamento, previa sospensiva, dell'ordinanza citata. Il Comune - grazie all'Avvocatura civica - ha sostenuto davanti al TAR le sue buone ragioni ribadendo la legittimità dell'Ordinanza che ha lo scopo di tutelare la cittadinanza e l'ordine pubblico, evitando di favorire sbandati e spacciatori attraverso l'apertura di un bar fino a tarda ora.
Il TAR si è pronunciato in data 17 dicembre 2013 e ha respinto la domanda di sospensione presentata dal ricorrente, così che l'Ordinanza del Comune resta in vigore e il bar dovrà continuare la chiusura della attività alle ore 19.30.
La tranquillità dei residenti è quindi garantita; comunque su questo fronte la PM comtinuerà a vigilare.
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