Contrasto all'accattonaggio
Quotidianamente la PM si impegna a fronteggiare, individuandole direttamente o perché segnalate dai cittadini, numerose situazioni di degrado. Si è consapevoli che si possono raggiungere risultati significativi solo attraverso un'attività costante di monitoraggio. Nello specifico, particolarmente alta è l'attenzione al contrasto dei bivacchi che si vengono a formare in determinati siti cittadini, dove la presenza di numerose persone senza fissa dimora trasforma le aree, dove si insediano, in vere e proprie discariche con inevitabili conseguenze anche dal punto di vista igienico. Qualche giorno fa, a tale riguardo, è stato eseguito, su disposizione del GIP del Tribunale di Padova, un decreto di sequestro di un'area sotto il cavalcaferrovia di Ponte di Brenta, a causa del ripetuto insediarsi di nomadi nonostante in più occasioni fossero stati identificati, sanzionati e allontanati dalla PM.
Oltre al fenomeno di cui sopra, ugualmente incisivo e costante è l'impegno della PM nel contrasto all'accattonaggio molesto e petulante. Le modalità di condotta osservate, peraltro, non escludono che possa essere addirittura gestito, forse in parte, da una vera e propria organizzazione. Su questo fronte, l'attività della PM ha portato ad elevare, nel biennio 2012 – 2013 quasi 1100 contravvenzioni (rispettivamente 479 nel 2012 e 619 nel 2013) ai sensi dell'art. 5 del Regolamento di Polizia Urbana che prevede una sanzione di 50 €. Qualche mese fa, una decina di mendicanti, che avevano accumulato qualche decina di sanzioni ciascuno perché dediti all'accattonaggio, sono stati segnalati alla Questura perché venisse avviato l'iter di allontanamento dalla città. E' opportuno precisare che queste persone, nella maggioranza dei casi, sono cittadini comunitari e, quindi, in possesso di validi documenti per il rimanere in Italia e, pertanto, i soli strumenti sanzionatori sono quelli che la legge ci concede di utilizzare.
A titolo di esempio e per esplicitare l'impegno della PM, nel campo di cui sopra si riporta uno stralcio del rapporto di servizio redatto da un Ufficiale del Corpo pochi giorni fa dopo aver coordinato il personale affidatogli per un intervento mirato: "...ho fatto un passaggio in P.zza Rabin dove ho notato subito 2 persone allontanarsi dall'area di parcheggio, verosimilmente gli stessi identificati nel servizio del 14 c.m. che si aggiravano tra le auto che posteggiavano per chiedere elemosina. In via Locatelli nessuna criticità riguardante il degrado urbano, nonostante alcune presenze dei soliti s.f.d. (senza fissa dimora, ndr). In zona Santo sono stati sanzionate, ai sensi dell'art. 5/2 del RPU, tre cittadine rumene titolari di regolare documento di identità personale, in quanto chiedevano l'elemosina con petulanza, mentre in via Cesarotti per il medesimo motivo, è stato sanzionato un altro cittadino rumeno. In via Manzoni, nell'area di parcheggio a pagamento, è stato sanzionato, ai sensi dell'art. 5/2 del RPU, un cittadino nigeriano titolare di C.I. italiana e permesso di soggiorno, in quanto elemosinava tra i veicoli in sosta. In via Giustiniani, in corrispondenza della rotatoria, ho sanzionato un cittadino rumeno in possesso di C.I. rumena, in quanto insistentemente chiedeva l'elemosina seduto a terra. Effettuato anche un passaggio in via Ospedale Civile, angolo Gabelli, nell'area di parcheggio a pagamento, dove ho accertato la presenza di 2 cittadini verosimilmente nigeriani che non si sono fermati alla nostra richiesta e si sono allontanati velocemente. Altro passaggio effettuato in via San Massimo dove ho accertato la presenza di un accattone rumeno con regolare C.I. Il medesimo, seduto a terra, è stato sanzionato ai sensi dell'art. 5/2 del R.P.U. .........".
Commenti (0)