Fast Food Kebab, controlli
21 marzo - Per tutelare la salute del consumatore ed il rispetto della normativa sul commercio, la Polizia Locale continua la sua azione di controllo sugli esercizi commerciali con particolare attenzione a quelli che vendono alimenti.
A questi controlli non sono sfuggiti i "fast food kebab", presenti in gran numero in città, che per la loro peculiarità rappresentano un importante punto di aggregazione per gli immigrati. Gli accertamenti effettuati hanno avuto come finalità la verifica del rispetto delle normative vigenti relative all'apertura e conduzione di tale tipo di attività, quali: la presenza delle autorizzazioni pubblicitarie, delle registrazioni sanitarie, e delle norme poste a tutela del consumatore quali, per esempio, l'indicazione del prezzo di vendita, il divieto di fumo ecc. Particolare attenzione è stata dedicata alle modalità di somministrazione; infatti, mentre per gli esercizi commerciali del settore alimentare può essere ammessa la somministrazione non assistita a particolari condizioni (presenza di soli piani di appoggio e non sedie, utilizzo di posate e piatti di plastica monouso, consumo di bevande non alcoliche), per gli esercizi artigianali l'attività di somministrazione è vietata in modo assoluto.
Dall'inizio dell'anno, per violazioni inerenti l'attività di somministrazione, sono state comminate 8 sanzioni alle seguenti attività::
- attività ubicata in riviera Ponti Romani civ.8 - attività ubicata in via Madonna della Salute civ. 65
- attività ubicata in via Reni civ. 38 - attività ubicata in via Umberto civ. 12
- attività ubicata in via Umberto civ.87 - attività ubicata in piazza Erbe civ. 37
- attività ubicata in via Manzoni - attività ubicata in via Grassi int. via Anelli
Ricordiamo che tali violazioni sono previste dalla Legge Regionale Veneto n. 29/2007, nella quale sono indicate anche le sanzioni amministrative pari a Euro 5.000, con la diffida da parte del Settore Commercio del Comune a reiterare il comportamento irregolare. Questi controlli, inoltre, effettuati in collaborazione con gli Ispettori del Lavoro, sono stati l'occasione per verificare anche la posizione lavorativa dei dipendenti.
Nel frattempo continuano anche i controlli, da parte della PL, relativi alla contraffazione con riguardo alla vendita di merce che non rispetta le prescrizioni di legge.
Sono state controllate di recente le seguenti attività:
- esercizio commerciale del settore non alimentare (abbigliamento) ubicato al civico 26 di cavalcavia Borgomagno gestito da titolare cinese. Al controllo effettuato sulla merce esposta per la vendita è stato accertato che circa 40 capi di vestiario non riportavano etichetta di composizione oppure riportavano l'indicazione delle fibre in ordine non decrescente e/o in lingua non italiana; i prodotti irregolari sono stati sottoposti a sequestro amministrativo. La prevista sanzione pecuniaria verrà stabilita dalla Camera di Commercio, Industria e Artigianato tra un minimo di 103 euro e un massimo di 3098 euro;
- pubblico esercizio ubicato al civico 14 di via Aspetti gestito da titolare di nazionalità pakistana: nell'ambito del controllo è emerso che non era esposto un listino prezzi visibile anche dall'esterno (sanzione pecuniaria pari a 516 euro).
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