Anche le vie Venezia e Tommaseo "interdette" alla prostituzione
Il contrasto al degrado provocato dalla prostituzione ha spinto il Comune a migliorare gli strumenti a disposizione; l'Ordinanza del 2011, che prevede la sanzione di euro 500 a chi si ferma in auto a contrattare prestazioni sessuali a pagamento nelle vie comprese in un determinato elenco, è stata integrata con un altro provvedimento (Ord. 17 del 24/04/14) che inserisce nell'elenco anche via Venezia e via Tommaseo, dove di recente è stata osservata la presenza di prostitute. Quindi, a seguito di quest'ultima Ordinanza integrativa, a firma del Vice Sindaco, l'iniziale elenco delle vie si arricchisce arrivando ad un totale di 65 vie dove vale il divieto di cui sopra, istituito allo scopo di evitare il degrado e l'insicurezza della circolazione provocati dalla sosta dei clienti e dalle prestazioni consumate in loco. La Polizia Locale, consapevole delle istanze dei residenti, ha quindi incrementato, ormai da numerose settimane, i servizi di contrasto al fenomeno, attivando una serrata azione, circoscritta nel tempo. I servizi vengono svolti da personale in borghese e con auto senza insegne in modo da rendere molto efficace l'attività come dimostrano i risultati conseguiti. Dal 1 gennaio al 30 aprile 2014 sono state elevate ben n. 110 sanzioni da 500 euro (in tutto il 2013 le analoghe sanzioni sono state 123). Solo nel mese di Aprile 2014 le sanzioni sono state addirittura n. 50, a dimostrazione che la PL vigila con assiduità per contrastare le conseguenze del fenomeno che riguardano gli inconvenienti igienico-sanitari, il disturbo alla quiete pubblica e l'insicurezza della circolazione. Gran parte degli automobilisti sanzionati vengono da fuori Provincia a testimonianza di un pendolarismo sessuale che alla fine scarica il degrado in Città. L'età dei trasgressori è la più varia in quanto compresa in una forbice che va dai 20 ai 70 anni; molti sono italiani così come i lavori svolti dalle persone sanzionate, da agricoltori ad impiegati, camionisti, professionisti e anche "pensionati". L'imbarazzo per la sanzione da pagare è molto evidente, tanto più che molti si sono preoccupati da subito di capire tempi e modalità di pagamento dell'importo. Addirittura un uomo di circa 30 anni ha preteso ed ha pagato subito a mani dell'agente la somma di euro 500. Un altro conducente si è rifugiato dietro: "vi state confondendo..." e un altro si è dimostrato preoccupato non tanto delle ire della moglie per la compagnia scelta, quanto per l'elevato importo che dovrà sborsare per la sanzione. Un altro ancora ha detto "non è giusto, mi sembra esagerato". Che ci sia imbarazzo lo dimostra comunque il fatto che su 213 sanzioni elevate nel 2013 hanno già pagato 91 persone; mentre per le altre che non hanno pagato arriverà a domicilio l'avviso di richiesta di pagamento (secondo le procedure di legge). Il Comando assicura che la vigilanza continuerà.
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