Sgomberi, denunciate 15 persone
Dal 4 luglio sono tre gli interventi effettuati dal personale della Polizia Locale diretti allo sgombero di immobili in stato di abbandono, occupati da uomini e donne stranieri senza fissa dimora dediti, nella maggior parte dei casi, alla mendicità. L'ultimo è avvenuto il 16 luglio; gli agenti della Squadra SES hanno effettuato lo sgombero dell'imobile sito tra via Gramsci e via Goldoni. Tale intervento, scaturito dalla querela sporta dalla proprietà dell'immobile, ha permesso di identificare 7 persone, 6 uomini e 1 donna di etnia romena, che sono state fotosegnalate e denunciate all'Autorità Giudiziaria per "invasione di terreni o edifici", così come previsto dall'art. 633 del Codice Penale. Nelle vicinanze sono, inoltre, state recuperate 3 biciclette in buono stato d'uso. Questi "bivacchi" non interessano solo gli immobili ma anche spazi aperti. Nella mattinata del 17 luglio, a seguito di numerose segnalazioni e istanze presentate da cittadini residenti, è stato effettuato un intervento in via San Marco, nella golena arginale in direzione della località San Vito. Gli agenti si sono trovati davanti ad un piccolo accampamento formato da tende e masserizie varie, con le quali era stato occupato stabilmente detto sito, al fine di dimorarvi; a tale scopo, erano state fissate delle corde tra gli alberi per stendere la biancheria, predisposto delle griglie con i fuochi a terra per cuocere il cibo ed individuato un luogo ove espletare le necessità corporali. All'interno dell'accampamento venivano trovate in tutto 8 persone di nazionalità romena, 4 uomini di cui uno ragazzo di 17 anni e 4 donne, tra queste ultime due minori, una delle quali dichiarava di essere in gravidanza. Dopo avere fatto prelevare i propri effetti personali, tutte le persone presenti venivano condotte presso il Gabinetto di Fotosegnalamento della Polizia Locale, di via Liberi 16, dove venivano fotosegnalate e deferite all'Autorità Giudiziaria per il reato di "invasione di terreni". Per quanto riguarda le ragazze minorenni, sentito il Pubblico Ministero del Tribunale dei Minori di Venezia, sono state affidate al padre. Sul posto gli agenti hanno trovato anche un cane di grossa taglia (probabile incrocio con pitbull) detenuto da un uomo, il quale consegnava il documento di iscrizione all'Anagrafe Canina Rumena, affermando anche che l'animale era dotato di microchip. Il cane, comunque, veniva recuperato dai veterinari dell 'Ulss 16, fatti intervenire sul posto per valutare lo stato di salute dello stesso e la regolarità sanitaria prima di restituirlo al legittimo proprietario.
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