Attività ricettiva abusiva, controlli stabile Belvedere
La scorsa settimana è stata effettuata un'operazione interforze che ha visto coinvolto personale della Polizia Locale, della Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri e Ispettorato del Lavoro. Il controllo, che si è svolto all'interno dello stabile denominato "Belvedere" sito in piazzale Stazione, ha avuto come finalità la verifica della presenza di strutture ricettive abusive già individuate a seguito di precedenti indagini. Gli agenti della Polizia Locale hanno controllato l'appartamento n. 39, ubicato al XII piano. Suonato il campanello dell'appartamento gli agenti si sono trovati davanti un uomo di nazionalità cinese, successivamente individuato come l'unico affittuario legittimo, che parlava molto poco la lingua italiana e che affermava di essere da solo consentendo, comunque, l'accesso all'interno dell'abitazione. Entrati, gli agenti della Polizia Locale accertavano che alcune stanze, che risultavano chiuse, erano occupate da altre persone. L'appartamento era suddiviso in 5 locali arredati con letti ed altra mobilia, nello specifico:
n. 1 stanza con letto matrimoniale, occupata dal legittimo inquilino;
n. 1 stanza con letto matrimoniale occupata da due donne;
n. 1 stanza con letto ad una piazza e mezzo occupato da un uomo;
n. 1 stanza con letto ad una piazza e mezzo libera;
n. 1 stanzone, di grandi dimensioni, arredato con quattro letti, tutti occupati da uomini; all'interno di tale locale, inoltre, erano stati ricavati con pareti di cartongesso tre box, uno dei quali occupato da un uomo, ciascuno arredato con letto.
Gli occupanti, in tutto otto persone oltre all'affittuario, erano di nazionalità cinese ed in possesso di regolari documenti di identità e dimostravano una scarsa conoscenza della lingua italiana. Con l'ausilio di una ragazza cinese, residente nello stabile, che parlava italiano è stato possibile parlare con queste persone per capire a che titolo si trovassero nell'appartamento. Alle domande degli agenti, quasi tutti dichiaravano di trovarsi in quell'appartamento perchè amici dell'affittuario e, quindi, a titolo gratuito ad eccezione di un ragazzo che diceva di avere pagato 20 euro al momento dell'arrivo. I controlli effettuati sugli altri appartamenti hanno permesso di accertare che era in atto un'attività ricettiva abusiva in violazione alla Legge Regionale n. 11/2013 (Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto). Per questa attività abusiva, oltre all'applicazione di una sanzione pari a 2000 euro, verrà trasmessa una segnalazione all'Ufficio Turismo della Provincia di Padova per eventuali provvedimenti di competenza.
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