Scappa davanti agli agenti, arrestato spacciatore
Stava vendendo sostanza stupefacente ad un italiano, è stato seguito e dopo un tentativo di fuga è stato arrestato dagli agenti della Polizia Locale. E' accaduto il 3 novembre verso le ore 13,00, quando gli agenti della Squadra Investigativa notavano, all'incrocio Tommaseo-Bixio , un uomo dai tratti somatici nordafricani, identificato come E.J.O., già visto in precedenza nella zona della Stazione e di Piazza De Gasperi, avvicinare delle persone già note alla Polizia Locale come tossicodipendenti, ed ammiccare in risposta a dei cenni fatti da un uomo fermo dalla parte opposta di via Tommaseo. Quest'ultimo uomo, un italiano di anni 42, in risposta attraversava la strada e raggiunto l'E. riceveva da questi un involucro trasparente, che si rivelava dopo contenere delle foglie essiccate, in cambio di alcune banconote. Conclusasi la transazione, l'E. imboccava via Bixio, seguito dagli agenti in borghese, dirigendosi in via Cairoli; a questo punto, accorgendosi degli agenti, tentava di darsi alla fuga lungo corso del Popolo, via Mameli, via Foscolo, dove, all'altezza di via Valeri veniva raggiunto e fermato. Entrambi gli uomini venivano accompagnati negli uffici di via Liberi dove l'E. veniva riconosciuto, dall'uomo italiano, come la persona che gli aveva appena venduto la sostanza stupefacente; allo stesso, quindi, venivano sequestrati 40,00 euro, somma derivante dalla vendita, ed un cellulare, veniva sequestrata anche la sostanza stupefacente che risultava essere gr 7,89 di marijuana. L'uomo italiano veniva segnalato al Prefetto di Padova per la violazione dell'articolo 75 DPR 309/90. Ritenuto grave il fatto, sia perché l'attività di spaccio era avvenuta in un luogo noto per tali traffici, sia per la pericolosità dell'E., che aveva precedenti per spaccio e detenzione di stupefacenti e per altri reati come resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento, gli agenti della Polizia Locale procedevano al suo arresto. Il Pubblico Ministero di turno presso il Tribunale di Padova disponeva che l'arrestato venisse presentato, per essere giudicato con rito direttissimo, il giorno successivo. Il 4 novembre l'E. veniva portato davanti al giudice che convalidava l'arresto, in quella sede l'E. chiedeva il patteggiamento che gli veniva concesso; veniva pertanto condannato alla pena di mesi sei con pena sospesa, confisca del denaro e del cellulare.
E.J.O. era entrato in Italia clandestinamente nel 2011 a Lampedusa, richiedendo l'asilo politico e ottenendo il permesso di soggiorno per motivi umanitari. Successivamente entrava nel programma ministeriale godendo del beneficio di 500 euro più la residenza nel comune di Carnate (Monza) in un centro di accoglienza, a seguito della quale ha ottenuto la carta d'identità. Dopo di che si è reso irreperibile. Nel 2014 è stato arrestato tre volte per spaccio di stupefacenti a Padova oltre ad essere stato denunciato per occupazione abusiva di immobile da parte della Polizia Locale.
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