Nuovo arresto per droga della Polizia Locale
Già arrestato diverse volte per furto e per spaccio di sostanze stupefacenti dalla Questura di Padova, con la custodia cautelare in carcere tramutata nell'obbligo di firma presso un ufficio di Polizia dal Giudice, è stato "pizzicato" ed arrestato un'altra volta dagli agenti della Polizia Locale; si tratta di G.M.F., un uomo di 46 anni nato in Tunisia in Italia senza fissa dimora. È accaduto 11 novembre u.s. quando un agente della Squadra Investigativa della Polizia Locale notava in Piazza De Gasperi, nel sottoportico lato via Tommaseo, due uomini, presumibilmente italiani, che confabulavano con un cittadino nordafricano. Dopo alcuni istanti di dialogo, quest'ultimo passava un involucro in cambio di una banconota. A questo punto l'uomo extracomunitario, dopo identificato come G.M.F., si allontanava a piedi su via Tommaseo mentre le due persone si dirigevano verso il Cavalcavia Borgomagno in direzione Arcella. Seguiti dagli agenti, venivano fermati all'altezza di via Liberi; qui uno di questi spontaneamente consegnava il piccolo ovulo appena ricevuto che dagli accertamenti, effettuati successivamente con "narcotest", risultava essere g. 0.76 di EROINA classificata come droga pesante dal DPR 309/90. Nello stesso momento anche il "venditore" veniva pedinato da un agente che, informato del recupero della sostanza stupefacente, unitamente ad altro personale chiamato in supporto, procedeva al fermo ed all'accompagnamento presso gli uffici di via Liberi dello stesso. Dalla perquisizione personale del G.M.F. gli agenti rinvenivano del denaro, per complessivi 40.90 euro, un telefono cellulare e due coltelli a serramanico, tutto posto sotto sequestro unitamente all'Eroina recuperata; il G.M.F., inoltre, veniva riconosciuto dall'acquirente come colui che gli aveva venduto poc'anzi lo stupefacente. Ritenuto il fatto grave, perché l'attività di spaccio era avvenuta in luogo noto per tali traffici, perché la sostanza sequestrata risultava essere EROINA classificata, come già detto, droga pesante dal DPR 309/90, e considerata l'evidente pericolosità del soggetto visti i suoi precedenti, gli agenti procedevano all'arresto del G.M.F. Dell'arresto veniva informato il P.M. di turno Dott. Roberto D'ANGELO, che disponeva la comparizione del fermato, per essere giudicato con rito direttissimo, per il giorno dopo presso il Tribunale di Padova. Nell'udienza, svoltasi il 12 c.m., il Giudice convalidava l'arresto del G.M.F. condannandolo ad una pena di mesi 6, a seguito della richiesta di patteggiamento presentata dall'avvocato difensore, con divieto di dimora in Veneto.
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