Sequestrato Centro Massaggi a luci rosse
9 Marzo 2018 – Le indagini sono scaturite seguito della ricezione, ad inizio febbraio, di un esposto anonimo indirizzato al Comando Polizia Locale nel quale si riferiva circa la presunta attività di prostituzione svolta all’interno di un centro massaggi ubicato in via Settima Strada civ.5. Veniva avviata, pertanto, un'attività di indagine dapprima nei siti web "specializzati"
all’interno dei quali venivano trovati messaggi pubblicitari del centro riconducibili all’attività di prostituzione nel quale veniva pubblicizzato, in due distinti annunci, di contattare due numeri di cellulare. Il primo numero risultava intestato a tale Z.G. nata in Cina nel 1962, residente a Torino, cessionaria del centro massaggi segnalato, il secondo numero risultava invece intestato ad un italiano. Il 6 febbraio un'agente della Polizia Locale si recava presso il centro massaggi simulando di essere alla ricerca di lavoro come massaggiatrice, e ricevendo in risposta che al momento la titolare sarebbe stata assente pertanto avrebbe dovuto richiamare. Successivamente venivano effettuati alcuni appostamenti per identificare eventuali clienti dell’attività. Ne venivano fermati due che ammettevano di aver ricevuto prestazioni sessuali a pagamento per 50 euro. Veniva, quindi, organizzato l’intervento odierno. Gli agenti appostati all'esterno, dopo avere notato che un uomo accedeva al centro, decidevano di far entrare un agente in incognito dove conferiva con una cinese tale Y J. seduta alla reception, che lo indirizzava verso una delle due ragazze “massaggiatrici”. Una di loro, successivamente identificata come C.A., proponeva all'agente anche prestazioni di carattere sessuale. A questo punto l'agente si qualificava e dava l'o.k. agli altri appostati fuori di entrare all'interno dei locali dove si svolgeva l’attività. Venivano identificate, oltre alle già citate cittadine cinesi Y.J. e C. A., anche un’altra ragazza di origine cinese, tale Y.F.Y. priva di qualsiasi documento di identità e l'uomo che era entrato in precedenza che confermava di essere un cliente abituale e di aver ricevuto prestazioni sessuali. Si procedeva ad accompagnare le giovani cinesi presso gli Uffici del Comando per essere sentite a sommarie informazioni testimoniali. Le ragazze riferivano essere solite, al momento dell'arrivo di ogni cliente, proporre il massaggio rilassante al costo di 50,00 euro e solo se il cliente chiede qualcosa di diverso, ossia una prestazione sessuale, lo informano che ciò implica un sovrapprezzo di 15,00/20,00 euro. Per quanto sopra Y. J., quale gerente dell'attività in concorso con la Z.G., quale intestataria dell'attività, venivano sottoposte ad indagine per la violazione di cui agli artt.3, commi 3 e 8, e art.4, comma 7, della Legge 75/58 per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Si procedeva, inoltre, a sottoporre a sequestro penale preventivo i locali del centro massaggi al fine di impedire la prosecuzione del reato e al sequestro penale probatorio di denaro rinvenuto all’interno del centro. Sono in corso ulteriori indagini delegate dal P.M.
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