Attività antispaccio - piazzale Stazione/cavalcavia Borgomagno
15 maggio 2018 - Agenti in borghese del Reparto Polizia Giudiziaria, in servizio ordinario di repressione del traffico di sostanze stupefacenti nel comparto Stazione, notavano nell'omonimo piazzale un uomo dell'apparente età di 50 anni che prendeva contatto con un soggetto di etnia nordafricana, già noto come dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti; quest'ultimo, successivamente identificato come T. K. (tunisino di 31 anni, clandestino nel territorio italiano), dopo un breve colloquio, cedeva all'altro un piccolo involucro ricevendo in cambio una banconota da 20 euro. Poco dopo lo scambio l'acquirente si allontanava e veniva raggiunto da uno degli operanti al quale, su richiesta, consegnava l'involucro appena acquistato; lo stesso veniva accompagnato all'interno degli Uffici del Comando per gli atti di rito che prevedono anche la segnalazione alla locale Prefettura per uso di sostanze stupefacenti. La sostanza contenuta nell'involucro risultava essere alla prova con test colorimetrico del tipo eroina per un peso netto di grammi 0,90, che veniva sottoposta a sequestro penale. Nel frattempo altri agenti seguivano il tunisino che si era portato in zona prima Arcella, all'altezza del cavalcavia Toti, dove stazionava con altri connazionali; mentre gli agenti si organizzavano per procedere al fermo dello spacciatore, anche in considerazione della presenza di più soggetti, si avvicinava un giovane che prendeva contatto con T.K. ricevendo da quest'ultimo un involucro in cambio di denaro, quindi si allontanava a bordo di veicolo. Gli agenti si ponevano all'inseguimento dell'auto ma il giovane, un 33enne originario di Rovigo, accortosi della loro presenza, tentava una breve fuga per sottrarsi al fermo venendo poi intercettato e fermato da una pattuglia di motociclisti del Reparto Pronto Intervento; dopo l'accompagnamento presso gli Uffici del Comando, veniva sottoposto agli atti di rito e, visto che a seguito di perquisizione del suo mezzo veniva trovato in possesso di un coltello a serramanico con lama tagliente e appuntita lunga oltre 10 cm, veniva anche indagato per porto di oggetto atto ad offendere senza giustificato motivo. Nel frattempo, altri operatori procedevano al fermo del tunisino che si era portato in via Annibale da Bassano; lo stesso veniva accompagnato con l'ausilio di una pattuglia in divisa d'istituto presso gli Uffici del Comando dove veniva identificato con fotosegnalamento e deferito all'Autorità Giudiziaria per spaccio di sostanze stupefacenti.
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