Novembre 24 - Da alcuni giorni la Polizia Locale di Padova può disporre di nuovi veicoli attrezzati per il servizio sul territorio con impiego delle unità cinofile antidroga. Come è noto ogni unità cinofila è composta dal cane e dal relativo conduttore, cioè l’agente appositamente formato che lo conduce e lo indirizza durante l'attività di ricerca di stupefacenti. Il Comando di Padova ha aderito ad un bando del Ministero dell'Interno che prevedeva l'erogazione di risorse economiche per finanziare azioni e iniziative tese al contrasto del commercio e del consumo di sostanze stupefacenti; il Comune di Padova in base al progetto presentato è risultato assegnatario di oltre 200.000 Euro, che hanno consentito l'acquisto ed il completo allestimento tecnico di due veicoli per le unità cinofile e l'allestimento di un terzo veicolo già in dotazione al Corpo; quelli destinati all'acquisto/allestimento dei veicoli sono circa 120.000, gli ulteriori 80.000 sono stati impiegati dal Settore Servizi Sociali per iniziative di specifica competenza e parimenti finalizzate al contrasto del consumo di stupefacenti. Contestualmente sono stati dismessi altri veicoli obsoleti e con elevato chilometraggio. I nuovi veicoli assegnati al Nucleo Cinofilo sono dotati, tra i vari equipaggiamenti, di un particolare sistema di areazione/climatizzazione che garantisce anche nei periodi più caldi il benessere del cane all'interno del vano di trasporto. Anche il sistema di accesso dell'ausiliario al vano è stato concepito per consentire la protezione dell'animale dalle intemperie anche quando la porta di accesso posteriore è aperta ed il cane è in fase di "riposo" a bordo. Le unità cinofile vengono quotidianamente impiegate nel servizio di controllo del territorio e di prossimità, con particolare attenzione a quei servizi in cui le capacità operative del cane possono essere valorizzate e massimizzate per garantire e preservare la sicurezza urbana. L'impiego è molto diversificato: si va dai servizi specifici per il contrasto allo spaccio, alle perquisizioni per la ricerca di sostanze stupefacenti, ai controlli di sicurezza nei mercati, nei parchi pubblici, ai fabbricati in stato di abbandono e incustoditi. Anche nelle vicinanze di alcuni plessi scolastici viene svolta un’attività di prevenzione e deterrenza per disincentivare attività di consumo e spaccio. Durante i controlli della circolazione stradale, talvolta gli "agenti a quattro zampe" affiancano gli operatori in divisa, non solo rendendo maggiormente efficaci i controlli, ma elevando anche il livello di protezione delle donne e degli uomini impegnati nei servizi più complessi. Attualmente a Padova ci sono 5 cani in servizio con i loro conduttori; gli stessi sono incardinati nel Reparto di Polizia Giudiziaria, con impiego prevalente nell’area della Stazione ferroviaria, fino a Piazza Alcide De Gasperi, via Tommaseo e zone limitrofe, nonché nella prima Arcella.
Ottobre 2024 - Nei giorni scorsi, durante un servizio di controllo della aree fluviali cittadine a bordo del mezzo natante in dotazione al Comando di via Gozzi, una pattuglia della Polizia Locale di Padova veniva allertata da alcuni runner della presenza di una barchetta ribaltata, con una persona finita in acqua nel fiume Bacchiglione, nei pressi del ponte Quattro Martiri. L’intervento tempestivo degli Agenti permetteva di raggiungere velocemente il malcapitato, finito in acqua a causa del ribaltamento della sua imbarcazione da canottaggio e trovato mentre cercava con fatica di rimanervi appeso. L’uomo, cinquantenne, veniva tratto in salvo e issato a bordo della barca di servizio, in evidente stato di shock ma fortunatamente non ferito. L'Assessore alla Sicurezza ha voluto così commentare la vicenda: "Come già anticipato all'inizio dell'state, questo tipo di servizio fluviale è fortemente voluto dall’amministrazione comunale e sarà sempre più utilizzato come modalità supplementare di controllo del territorio, e non solo nella stagione estiva. Colgo l’occasione per complimentarmi con gli Agenti intervenuti per aver posto in essere con prontezza e abilità le non semplici manovre per soccorrere la persona in difficoltà, dimostrando grande professionalità."
Agosto 24 - Si è da poco concluso un recente episodio di errato conferimento di rifiuti che ha visto coinvolto un impresario in città. Alcune settimane fa verso le 10.00 del mattino alcuni agenti della Polizia Locale in servizio sul territorio notavano in via Belzoni una persona di sesso maschile svuotare, all’interno del contenitore stradale destinato al “secco”, 3 secchi di rifiuti contenenti calcinacci, pezzi di legno, vetro, cavi elettrici e polveri cementizie, tutto materiale riconducibile a lavori edili. La persona identificata, di professione artigiano e residente in provincia, dichiarava che il materiale proveniva dallo svolgimento di lavori di edilizia libera effettuati all’interno di un appartamento lì vicino. I rifiuti depositati risultavano rifiuti speciali non pericolosi, che pertanto dovevano essere smaltiti esclusivamente attraverso Ditte specializzate: il fatto, costituendo un illecito penale per il carattere professionale del trasgressore, poteva però essere sanato smaltendo correttamente i rifiuti e pagando un'importante sanzione. L'artigiano, anziché affrontare un complicato procedimento penale, ha quindi accettato di pagare e versato una somma di 6.500 €, equivalente ad un quarto della somma massima di 26.000 € prevista per la specifica violazione.
Settembre 24 - Prosegue senza sosta l'attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti nel quartiere Arcella da parte della Polizia Locale di Padova. Nelle prime ore del pomeriggio di martedì 03/09, nell'ambito dei quotidiani controlli del territorio finalizzati alla prevenzione e alla repressione dello spaccio e del consumo di droga, l’unità cinofila del Reparto Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Padova individuava, all’interno di un’area verde in via Del Plebiscito, un giovane nordafricano intento ad armeggiare nei pressi di un cespuglio. Alla vista del conduttore in uniforme e del pastore tedesco che puntava risolutamente nella sua direzione lo straniero si dava ad una precipitosa fuga, venendo subito inseguito dall’agente e da altri equipaggi giunti in supporto. Poco dopo il fuggitivo veniva raggiunto e immobilizzato nonostante la violenta resistenza messa in atto per sottrarsi al controllo sferrando calci e pugni agli agenti. Nel corso della successiva perquisizione il fermato veniva trovato in possesso di 350 Euro in banconote di piccolo taglio, di venti dosi di cocaina e di altri dieci involucri contenente il medesimo stupefacente ancora da suddividere, per un peso complessivo di g. 58,72 che, una volta confezionati, avrebbero portato nelle piazze di spaccio oltre 120 dosi di polvere bianca e fruttato un guadagno di più di 6000 Euro. Lo straniero, incensurato ed in possesso di un permesso di soggiorno provvisorio rilasciato poche ore prima del fatto, veniva dichiarato in arresto per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale; la cocaina ed i contanti venivano sottoposti a sequestro. Nel giudizio per direttissima celebrato nella mattinata del giorno successivo il giudice convalidava l’arresto e condannava l’imputato ad anni due di reclusione con sospensione condizionale della pena. E’ doveroso precisare che l’imputato deve ritenersi non colpevole fino ad eventuale sentenza definitiva di condanna.