RICORSI
Come fare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace per contravvenzioni ritenute ingiuste
DESCRIZIONE
Il ricorso è l'atto con il quale il cittadino contesta la violazione addebitatagli ai sensi del Codice della Strada.
A seguito di contestazione immediata o di notificazione di copia del verbale di accertamento di infrazione alle norme del Codice della Strada, se si ritiene che la violazione sia ingiusta, è possibile fare ricorso al Prefetto o, in alternativa, al Giudice di Pace territorialmente competente (cioè della località dove è stata rilevata l'infrazione). ATTENZIONE NUOVE TARIFFE
MOTIVI FREQUENTI DI RICORSO
- L'interessato ritiene di non aver commesso il fatto addebitatogli;
- il verbale è stato spedito oltre i termini previsti (90 giorni);
- il tipo di veicolo indicato non corrisponde a quello in sua proprietà e, pertanto, la targa è errata;
- il verbale non riporta le modalità di presentazione del ricorso;
- il verbale non riporta a chi spetta la somma da pagare e le relative modalità di pagamento;
- i riferimenti sono relativi a un veicolo venduto prima della data dell'infrazione.
ATTENZIONE: è inutile presentare ricorso sulla base del preavviso di contravvenzione che l'agente accertatore lascia sulle auto in sosta. Il ricorso può essere presentato solo dopo la notifica del verbale d'accertamento di infrazione (contestazione immediata o notifica di copia del verbale).
Modalità per il ricorso al Prefetto
COME FARE RICORSO
Il trasgressore o gli altri soggetti responsabili, se non è avvenuto il pagamento in misura ridotta, ed ENTRO 60 GIORNI dalla data di contestazione o notificazione del verbale, possono proporre ricorso al Prefetto di Padova, allegando i documenti ritenuti idonei e/o chiedendo l'audizione personale.
Il ricorso va inoltrato in uno dei seguenti modi:
- con raccomandata a.r., o consegnando direttamente, al Comando Polizia Municipale, via Gozzi, 32 - 35131 Padova;
- con raccomandata a.r. alla Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo, piazza Antenore - 35121 Padova.
COSA SCRIVERE NEL RICORSO
Nel ricorso vanno indicate le generalità e i dati dell'autovettura, gli identificativi del verbale, i motivi per i quali si ritiene che la sanzione sia ingiusta e ogni altra informazione utile. Bisogna inoltre allegare copia del verbale e tutta la documentazione che possa provare la tesi sostenuta, nonché i nomi delle persone disponibili a testimoniare.
COSA FA IL PREFETTO
Pervenuto il ricorso, il Comando di Polizia Locale deve trasmettere, entro il termine di 60 giorni, gli atti al Prefetto.
Il Prefetto si pronuncia, entro i successivi 120 giorni dalla data di ricezione del fascicolo da parte della Polizia Locale, come segue:
- ricorso accolto - in questo caso il Prefetto emette una ordinanza motivata di archiviazione e provvede a trasmetterla al Reparto Polizia Procedure Sanzionatorie, il quale, a sua volta, ne dà comunicazione al ricorrente;
- ricorso non accolto - in questo caso il Prefetto emette una ordinanza motivata con la quale impone il pagamento di una somma pari a metà del massimo della sanzione prevista per legge (circa il doppio della sanzione originaria) più le spese di accertamento e di notifica. Il pagamento deve essere effettuato entro 30 giorni dalla notifica dell'ordinanza.
L'interessato può fare ricorso al Giudice di pace contro la decisione del Prefetto entro 30 giorni, o 60 giorni se risiede all'estero, dalla data di notifica dell'ordinanza.
Il termine di 120 giorni per l'emissione dell'ordinanza s'interrompe in caso di richiesta di audizione e rimane sospeso fino alla data dell'audizione stessa.
L'ordinanza ingiunzione deve essere notificata entro 150 giorni dalla data della sua emissione (360 gg se il destinatario risiede all'estero).
Nel caso in cui il Prefetto non abbia, entro il termine su indicato di 120 giorni, emesso (firmato) l'ordinanza di ingiunzione di pagamento, il ricorso si considera accolto.
IMPUGNAZIONE IN CASO DI RIGETTO DEL PREFETTO
Contro il provvedimento con il quale il Prefetto respinge il ricorso, è possibile ricorrere al Giudice di Pace.
Modalità per il ricorso al Giudice di Pace
COME FARE RICORSO
In alternativa al ricorso proponibile al Prefetto, se non è avvenuto il pagamento in misura ridotta, ed ENTRO 30 GIORNI dalla data di contestazione o notificazione del verbale, il trasgressore o gli altri soggetti responsabili possono proporre ricorso al Giudice di Pace di Padova. Il ricorso va depositato direttamente presso l'ufficio di cancelleria, via Rezzonico, 31 - 35131 Padova o inoltrato tramite raccomandata a.r.; è necessario che sia stata regolarizzata la violazione con il tributo dovuto. ATTENZIONE NUOVE TARIFFE
COSA SCRIVERE NEL RICORSO
Nel ricorso vanno indicati le generalità e i dati dell'autovettura, gli identificativi del verbale, i motivi per i quali si ritiene che la sanzione sia ingiusta e ogni altra informazione utile. Bisogna inoltre allegare copia del verbale e tutta la documentazione che possa provare la tesi sostenuta, nonché i nomi delle persone disponibili a testimoniare.
COSA FA IL GIUDICE DI PACE
Pervenuto il ricorso, la cancelleria del Giudice di pace notifica al ricorrente (solo se residente nel Comune di Padova) la data fissata per l'udienza, notifica inoltre al Sindaco e, se lo ritiene il caso, al Prefetto o altro soggetto interessato, la data di fissazione dell'udienza e copia del ricorso, disponendo la comparizione e la produzione degli atti.
All'udienza il Giudice di Pace, sentite le parti, si pronuncia come segue:
- ricorso accolto;
- ricorso non accolto - in questo caso il Giudice di Pace rigetta il ricorso con possibile onere del pagamento delle spese di giudizio.
La sentenza del Giudice di Pace è appellabile in tribunale.
ULTERIORI INFORMAZIONI
Si sottolinea che né i giudici né il personale della cancelleria del Giudice di pace possono fornire "consulenza" in materia. S'invitano pertanto gli interessati a non chiedere, nemmeno telefonicamente, informazioni o chiarimenti in tal senso.
AVVERTENZA
Se entro i termini previsti non è stato proposto ricorso e/o non è avvenuto il pagamento in misura ridotta, il verbale costituisce titolo esecutivo (cartella esattoriale) per una somma pari alla metà del massimo previsto per legge con aggiunte le spese di procedimento (secondo le modalità ed i termini richiamati dagli artt. 203 comma 3 e 206 del Codice della Strada, in relazione all'art. 27 della legge 24/11/81 n. 689).
SEDE: VIA G. GOZZI 32
E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il Gruppo Sportivo della Polizia Locale, ricostituitosi spontaneamente come associazione sportiva dilettantistica per volontà di alcuni Agenti ed Ufficiali appartenenti al Corpo, nasce il 5 Gennaio del 2011 con lo scopo di promuovere l'attività sportiva finalizzata al benessere fisico e all'aggregazione aperta a tutti i dipendenti del Settore e familiari. Il Gruppo Sportivo si sostiene prevalentemente con il contributo dei soci, atleti e non, attraverso una quota annua di iscrizione. La constatazione che all'interno del corpo vi siano persone che presentino spiccate caratteristiche atletiche o che già da tempo pratichino discipline sportive, ha fatto si che l'attività presentasse anche dei risvolti competitivi, con partecipazione a gare internazionali, nazionali e locali. Dopo gli incoraggianti risultati del primo anno si annoverano importanti eventi organizzati dallo staff dirigenziale nel corso del 2012, oltre alle numerose manifestazioni a cui gli appartenenti hanno partecipato. Tante le iniziative, molte le discipline che hanno misurato gli atleti su varie abilità.
MANIFESTAZIONI ORGANIZZATE DAL GRUPPO
- "La Sicurezza stradale fa goal". Partita di calcio a scopo benefico disputatasi allo stadio Appiani tra il Gruppo Sportivo della P.L. e la Nazionale Calcio dei Giornalisti RAI
- "Atestina Superbike". Campionati nazionali di Mountain Bike per le Polizia Locali
- "Memorial Roberto Zago". Torneo di tennis in memoria del collega prematuramente scomparso
ALTRE PARTECIPAZIONI AD EVENTI
- Maratona di Roma, Padova, Firenze, Venezia
- Trofeo Città di Cesena e di Cervia: torneo internazionale di calcio a 5
- Campionati Italiani ASPMI di Pallavolo Mista
- Memorial Luigino Alibardi. Torneo di calcio a 11
- Trofeo Interforze di Calcio a 6
- Campionati Italiani ASPMI di Tiro dinamico
- Campionati Nazionali ASPMI di Gimkana (moto)
- 30th Local Wolrd Police Indoor Soccere Tournament – Olanda(calcio a 5, 196 squadre provenienti da 50 paesi)
Il gruppo è molto affiatato, motivato e costante: gli appuntamenti con i vari allenamenti di calcio, pallavolo, calcetto, specie nei periodi vicini alle manifestazioni, così come le costanti esercitazioni di tiro, impegnano gli atleti interessati che con passione desiderano divertirsi esercitandosi, contribuendo così allo spirito di gruppo del Corpo. Le partecipazioni esterne a campionati e tornei nelle varie discipline rappresentano una preziosa risposta da parte di tutti.
EVENTI 2014
La Squadra Attività Economiche si occupa del controllo delle attività commerciali operanti su tutto il territorio comunale, eseguendo verifiche su richiesta del Settore Commercio ed Attività Produttive, su segnalazione di cittadini o altri soggetti istituzionali oppure di iniziativa, sia su area pubblica sia in sede fissa.
- area pubblica: la vigilanza viene esercitata sugli operatori commerciali relativamente al rispetto delle norme amministrative, igienico-sanitarie e di qualità dei prodotti offerti nei mercati cittadini
- area privata: il controllo viene effettuato sugli esercizi commerciali e sui pubblici esercizi, soprattutto relativamente al rispetto delle disposizioni di legge poste a tutela dei consumatori; in tale ambito vengono effettuati interventi specifici, anche in collaborazione con le Forze dell’Ordine ed altri enti, in situazioni di degrado o di disturbo della quiete pubblica
La Squadra si occupa, inoltre, delle attività ricettive (quali alberghi, bed & breakfast, ecc), delle attività artigianali (es. "kebab"), dei centri estetici e dei taxi; controlla le insegne pubblicitarie e le pubbliche affissioni, fornendo anchepareri preventivi per il rilascio delle relative autorizzazioni.
I riferimenti per eventuali segnalazioni o informazioni sono:
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
telefono: 049/8205157
indirizzo: via Gozzi civ.32
Il ricevimento pubblico viene effettuato nella giornata di lunedì dalle 9.00 alle 12.00
Cenni Storici

L'attuale Corpo di Polizia Municipale di Padova ha origine nel 1868 con l'adozione di uno Statuto approvato nella seduta del 21 Novembre. Dal momento della formazione del Corpo, la cittadinanza tutta disporrà di una forza organizzata localmente per fare rispettare le normative in fatto di Polizia urbana occupandosi di "annona, igiene, pesi e misure, polizia dei mercati, polizia stradale, all'ornato, agli incendi, all'illuminazione, all'anagrafe ed alle informazioni" prestando "la sua opera di giorno, di notte ed in ogni ora a seconda dei bisogni".
Dopo le operazioni concorsuali per l'elezione di un Ispettore Capo , due Brigadieri e 18 Guardie e la fase di addestramento, il 16 Aprile 1869 i padovani vedono circolare le prime Guardie Municipali, con cappello piumato a due punte e armate di sciabola e revolver. Stipendio: L. 2 e L. 3 al giorno per Guardie e Brigadieri, L. 2.400 annue per l'Ispettore Capo.
Nei primi anni di vita del Corpo emergono numerose difficoltà soprattutto in relazione alla ricerca di guardie affidabili sia moralmente che professionalmente. Entro lo stesso anno di fondazione ben sette elementi vengono a mancare, dimessisi per motivi familiari o licenziati per gravi mancanze.
Negli anni successivi verranno apportate numerose modifiche statutarie e dei regolamenti chiarendo le competenze e professionalità delle Guardie Municipali che nel 1886 assumono il nome di "Guardie di Città", denominazione mantenuta sino al 1898.
Nel 1921 il Corpo viene ampliato, portando il numero delle guardie a 51, con 6 vicebrigadieri e 3 brigadieri, per un totale di 60 elementi oltre al Comandante e al suo Vice.
Nel 1922 il nome muterà nuovamente prendendo quello di Vigili Urbani, rimasto tuttora nell'uso quotidiano
"(tratto dalla rivista "Padova" 1928)....non v'è dubbio che tale denominazione rispecchia in modo più esatto le funzioniche nelle grandi cittàsono oggi assolte dagli Agenticomunali di polizia, in quanto hanno assunto il carattere peculiare della vigilanza su tutta la vita cittadinanei riflessi dell'annona, dell'igiene, della polizia, della circolazione ecc..., perdendo gran
parte del carattere repressivo, per acquistare invece quello più educativo, informato a concetti di prevenzione..........così è sembrato opportuno, sotto tutti gli aspetti, introdurre anche nei regolamenti di questo Comune la denominazione di Vigili Urbaniche è stata adottata da altre grandi Città d'Italia".
Durante il fascismo i Vigili dipenderanno dal podestà, verrà richiesta l'iscrizione alle associazioni di partito e maggiori saranno i controlli di natura politica e le epurazioni cui saranno sottoposti.
La Seconda Guerra Mondiale sconvolgerà nuovamente i ranghi dei Vigili, alcuni perderanno la vita o verranno fatti prigionieri e altri riceveranno encomi e decorazioni. Durante la guerra si farà ricorso a vigili "ausiliari", arrivando ad utilizzarne fino a 60 unità.Dopo la guerra il Corpo verrà ampliato raggiungendo le 170 unità nel 1948 distribuite sul territorio con una articolazione in "Zone" che rimarrà fino al 1986: Prima zona a presidio del Centro; Seconda Zona per la parte Nord; Terza Zona per la parte Sud; Quarta Zona che comprendeva tutti i servizi speciali quali la vigilanza annonaria, il reparto informativo, il drappello motociclistico e operava su tutto il territorio suburbano del Comune.
L'aumento del personale sarà costante crescendo fino alle attuali circa 300 unità, numero comunque assolutamente inferiore rispetto alle effettive esigenze della Città e alla moltiplicazione degli incarichi e mansioni sempre più specializzate richieste all'allora Polizia Urbana, poi rinominata Municipale fino all'attuale Polizia Locale.
Al Vigile che fino agli anni 70 era soprattutto impegnato nel traffico e nelle verbalizzazioni massive di multe, si è sostituita una figura professionalmente aggiornata, in grado di intervenire autonomamente in tutti i settori e congiuntamente con le altre Forza di Polizia a garanzia del bisogno di sicurezza e di tutela della qualità della vita dei cittadini.