A seguito di esposto che segnalava la presenza di un appartamento della torre Belvedere" in p.le Stazione 8 dove si ospitavano senza titolo cittadini cinesi il giorno 06/02/2018, personale del Reparto Polizia Giudiziaria ha effettuato un sopralluogo volto alla verifica di quanto lamentato. All'interno dell'appartamento gli agenti, all'atto dell'accesso, hanno trovato un'attività di affittacamere abusiva per cittadini cinesi. All'interno dell'immobile sono stati trovati 18 posti letto costituiti da materassi posizionati a terra, ed è stata accertata la presenza di 13 persone che dormivano. L'appartamento risulta essere di proprietà' di un cittadino italiano e regolarmente locato ad un cittadino di origine cinese, già conosciuto in quanto nel maggio 2017 era stata trovata all'interno dell'immobile le medesima situazione di degrado. Considerate le condizioni precarie in cui si trovavano i locali, è stato chiesto l'intervento sul posto anche il Settore sicurezza del Comune di Padova per la verifica degli impianti e l'idoneità alloggiativa. Sono inoltre state trovate due persone prive di qualsiasi documento, quindi presenti in loco in stato di clandestinità e per tale motivo sono state foto segnalate presso gli uffici di via Liberi 16 e denunciate all'Autorità Giudiziaria per il reato di immigrazione calndestina. Saranno altresì segnalate al Settore Edilizia Privata le modifiche alle partiture interne realizzate, al fine di creare nel soggiorno e nel terrazzo delle piccole camere da letto, date in esclusiva ai clienti sempre di origine cinese. Al conduttore verrà contestata una sanzione amministrativa di euro 300 per la mancata comunicazione di ospitalità all'Autorità di Pubblica Sicurezza delle persone, un'altra di euro 100 per il sovraffollamento, un'altra di euro 5000 per l'attività di affittacamere abusivo oltre che segnalato al competente settore per l'abuso edilizio reiterato.
Un gruppo di minorenni tra i 14 e i 15 anni ed uno anche di 13, frequentanti per la maggior parte le scuole medie della zona di Mortise, da alcune settimane utilizzavano come luogo di ritrovo la sala comunale "Pertini" presso il Centro La Corte, introducendosi furtivamente attraverso una uscita di sicurezza. Alcuni di questi, dopo avere festeggiato il capodanno a casa di un amico comune ed avere girovagato per la città, nella prima mattina del 1° di gennaio, si sono introdotti nella sala comunale. Una volta all'interno hanno messo in atto un azione vandalica, danneggiando irreparabilmente le strutture d'arredo (plafoniera e neon, rottura armadi sedie e tavoli) con il solo scopo di divertirsi, vantandosene poi con gli amici e postando sui social le foto e i video fatti con il cellulare delle loro azioni. La sera della stessa giornata ritrovandosi in gruppo presso la medesima sala, uno di loro ha azionato un estintore, svuotandolo completamente cospargendo l'intero locale della polvere tossica. Tale sala, utilizzata perlopiù per la ginnastica degli anziani, è stata resa inservibile per oltre otto giorni ed i danni cagionati al Comune di Padova ammontato complessivamente a 1.150 euro, oltre alle spese di pulizia ancora in fase di quantificazione. La responsabile della struttura comunale sporgeva denuncia presso il Reparto Polizia Giudiziaria della Polizia Locale. Da tale denuncia gli operatori della Polizia Locale hanno intrapreso un'attività di indagine che, anche attraverso le immagini dell'impianto di videosorveglianza, ha portato nei giorni successivi all'individuazione di alcuni minorenni che si erano reintrodotti nei locali. Convocati presso gli Uffici del Nucleo, con i rispettivi genitori, tramite il confronto dei loro racconti e le immagini dell'impianto di videosorveglianza si individuavano i tre autori dei danneggiamenti. I ragazzi sono stati deferiti all'autorità giudiziaria oltre che per il reato di danneggiamento anche per l'interruzione di pubblico servizio.
27 dicembre 2017 - Verso le ore 13.00, agenti della Polizia Locale Reparto Polizia Giudiziaria venivano contattati telefonicamente dal direttore del punto vendita INTERSPAR di via Pontevigodarzere, si portavano sul posto perchè la guardia giurata addetta alla sicurezza, in servizio presso l'area di vendita, aveva sorpreso un giovane sottrarre indebitamente un accessorio di telefonia mobile del valore di euro 24.90. Nella circostanza, il giovane, identificato successivamente per M. A., (cittadino marocchino di anni 31 residente a Padova, regolare in Italia) sottraeva dal banco di vendita un carica cellulare e dopo averlo privato della sua confezione originale lo occultava all'interno dello zaino personale. Successivamente si portava alla cassa per il pagamento di alcuni generi alimentari ed usciva quindi dal supermercato. Raggiunto dalla guardia giurata all'altezza del vicino Mac Donald's drive, lo stesso veniva invitato a consegnare quanto indebitamente sottratto e a rientrare nel negozio, cosa che il M.A. faceva spontaneamente, estraendo l'oggetto dallo zaino e consegnandolo al personale. Il vigilante veniva sentito a sommarie informazioni ed il prodotto riconsegnato formalmente all'avente diritto con apposito verbale. Il M.A. veniva perqusito ed accompagnato presso gli uffici di questo reparto di P.G. siti in via Liberi e deferito all'A.G. per il reato di tentato furto aggravato ai sensi degli artt. 624-625-56 C.P.
20 dicembre 2017 - Nell'ambito di un servizio in abiti civili in zona Stazione/Borgomagno per il contrasto allo spaccio di stupefacenti, gli agenti notavano un soggetto di etnia europea, successivamente identificato per D. M.
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6 dicembre 2017 - Nell'ambito dei giornalieri controlli volti a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, agenti del Reparto Polizia Giudiziaria della Polizia Locale, in abiti borghesi, attenzionavano nel comparto Stazione un gruppo di soggetti di etnia africana che stazionava nel cd "boulevard" del piazzale, nei pressi dell'hotel Monaco. Tra di essi veniva notato un giovane vestito con un giubbotto di colore verde oliva, jeans scuri e cappello con frontino di colore grigio chiaro, successivamente identificato per I. C. (nigeriano di 20 anni in stato di clandestinità nel territorio italiano); questi, alle 17,50 circa, dopo essersi avvicinato ad una finestra del già citato Hotel “Monaco”, sito tra la via Bixio e il boulevard della Stazione, infilava una mano all'interno della serranda di una finestra dell'hotel, estraeva una bottiglia di plastica di colore arancione e ne rovesciava in una mano il contenuto che consisteva in alcuni involucri di plastica di colore bianco. Il giovane prelevava uno di questi involucri e riversava gli altri all'interno della bottiglia, riposizionandola poi nel punto in cui l'aveva prelevata. Successivamente si allontanava lungo viale Codalunga verso piazza De Gasperi facendo però ritorno dopo pochi minuti. Lo stesso veniva bloccato dagli operanti in via Bixio ed accompagnato presso gli Uffici del Comando.La bottiglia veniva prontamente recuperata dal nascondiglio; al suo interno venivano rinvenuti n. 10 involucri che risultavano contenere sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso netto totale di grammi 6,44, che veniva sottoposta a sequestro penale. Lo I.C. veniva sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di banconote per un totale di euro 75,00, collegati allo spaccio e quindi sottoposti a sequestro penale. Trattandosi di reato per cui la legge prevede l’arresto facoltativo in flagranza, il giovane veniva arrestato in considerazione della particolare gravità del fatto che si è verificato nel comparto Stazione del territorio comunale, sito particolarmente caratterizzato da spaccio di sostanze stupefacenti e, pertanto, assiduamente frequentato da soggetti dediti a tale attività, per la maggior parte persone di origine extracomunitaria nullafacenti e senza fissa dimora nel territorio italiano, e relativi acquirenti; è stata, inoltre, considerata la detenzione di più dosi, già pronte per la cessione, per un peso complessivo di 6,44 grammi di marijuana. Dell'arresto veniva notiziato il Pubblico Ministero di turno che disponeva che l'arrestato venisse giudicato con rito direttissimo; impartiva, inoltre, direttiva di custodire l'arrestato fino alla presentazione davanti al Tribunale presso le celle di sicurezza del Comando in intestazione in quanto lo stesso si era dichiarato senza fissa dimora. Al termine dell’udienza, tenutasi la mattina successiva, il soggetto è stato condannato a mesi 4 di reclusione e 600 euro di multa.
A distanza di 2 mesi dall'attivazione del servizio ordinario (dal 18/09/2017) degli 11 impianti automatici per il rilevamento del passaggio dei veicoli con semaforo rosso, posizionati in altrettanti intersezioni stradali ad elevato indice di sinistrosità, è giunto il momento di fare una prima analisi dell'attività svolta. Ad oggi sono state complessivamente rilevate 1.897 infrazioni, delle quali 1.798 sanzionate, con uno scarto di circa 2 violazioni al giorno per varie motivazioni, come ad esempio la targa illeggibile del mezzo, il transito in emergenza di veicoli di soccorso e di polizia, con una media giornaliera di poco meno di 30 illeciti sanzionati, e quindi meno di 3 illeciti per ciascun dispositivo nell'arco delle 24 ore. L'impianto semaforico che ha registrato il maggior numero di illeciti (dal 18 settembre ad oggi complessivamente 323) è quello ubicato in corrispondenza all'intersezione di via Tommaseo con corso del Popolo con direzione Viale Codalunga, mentre l'incrocio più "virtuoso" (dal 18 settembre ad oggi complessivamente 60) è quello formato tra via Chiesanuova e Ponte di Brentelle di Sopra, direzione Vicenza. C'è da evidenziare che ciascun verbale che viene notificato al trasgressore è corredato di 6 fotogrammi che dimostrano la sequenza del transito del veicolo, non lasciando margini di interpretazione relativamente all'infrazione commessa, tanto che al momento non si sono registrate contestazioni ne ricorsi da parte dei cittadini che si sono visti recapitare il verbale. Inoltre, in prossimità degli impianti di rilevamento delle infrazioni, è stata installata una specifica segnaletica verticale di "preavviso", finalizzata ad informare in modo inequivocabile l'utente della strada, nella fase di avvicinamento all'incrocio, della presenza del dispositivo automatico di rilevamento delle infrazioni. Oltre a ciò, durante la fase di pre-esercizio, erano state diverse le iniziative svolte a pubblicizzare l'attivazione ed le modalità di funzionamento degli stessi, anche con il contributo positivo dei media locali. Nell'ottica della sicurezza stradale, nel suo insieme il bilancio di questo primo periodo evidenzia che gli utenti della strada dimostrano di essere complessivamente molto attenti e rispettosi delle regole relative al rispetto della segnaletica luminosa e verticale.
8 novembre 2017 - Nel pomeriggio in via Sette Martiri, nel corso del servizio finalizzato al controllo dei veicoli nel rispetto dell'Ordinanza Sindacale per il contenimento dell'inquinamento atmosferico stagione invernale 2017/2018, personale appartenente al Reparto Sicurezza Urbana fermava un'autovettura Renault Clio - condotta da G.M., donna di anni 56, italiana e residente in città - con targa "prova". All'atto del controllo gli agenti notavano che sulla predetta targa vi era applicata sopra una fotocopia, fermata da nastro biadesivo, a grandezza naturale con una sequenza alfanumerica diversa da quella stampata sul modello metallico autentico. Insospettiti da ciò effettuavano la verifica della targa originale, ed emergeva che sulla stessa gravava una denuncia di furto sporta lo scorso 17 agosto presso la Stazione dell'Arma dei Carabinieri di Noventa Vicentina (VI). La donna veniva quindi denunciata a piede libero per il reato di ricettazione, previsto dall'articolo 648 del codice penale; inoltre, poiché detta targa non era coperta da polizza assicurativa gli agenti procedevano alla contestazione dell'articolo 193 del codice della strada ed al contestuale sequestro del veicolo.
2 Novembre 2017 - Nell'ambito di un servizio di contrasto allo spaccio di stupefacenti in zona Stazione Ferroviaria, gli operatori del Nucleo Antidroga della Polizia Locale attenzionavano un gruppo di soggetti di etnia nordafricana che stazionava nei pressi del pubblico esercizio "Mc Donald's", tra i quali alcuni personaggi noti per reati inerenti il traffico di sostanze stupefacenti. Dopo una breve attesa, un soggetto di etnia caucasica, successivamente identificato per M. F. 45 anni, italiano e dai capelli rasati, prendeva contatto con il gruppo per poi allontanarsi verso la vicina via Bixio dove si metteva in attesa vicino ad alcuni veicoli parcheggiati. Poco dopo veniva raggiunto da H.A., diciannovenne di nazionalità tunisina, già conosciuto dagli operanti, sopraggiunto a bordo di un velocipede. L'italiano consegnava al magrebino alcune banconote, ricevendo in cambio un piccolo involucro. Dopo la cessione, l'acquirente si allontanava lungo via Cairoli in direzione Piazzale Stazione e veniva fermato dagli operanti. Su richiesta, consegnava immediatamente la sostanza stupefacente poco prima acquistata che risultava essere del tipo "eroina" nella quantità di grammi 1,00. Successivamente lo stesso veniva accompagnato presso gli Uffici del Comando per la redazione degli atti di rito che prevedono la segnalazione alla locale Prefettura. Nel frattempo lo spacciatore, tornato presso il gruppo di soggetti nordafricani nei pressi del pubblico esercizio "Mc Donald's", veniva fermato con l'ausilio di due pattuglie fatte intervenire e, quindi, accompagnato presso gli Uffici del Comando dove veniva sottoposto a perquisizione personale, fotosegnalamento e tratto in arresto. Dell'avvenuto arresto veniva data notizia al Pubblico Ministero di turno, il quale disponeva che l'arrestato venisse giudicato il giorno successivo con rito direttissimo presso il Tribunale di Padova; nell'udienza tenutasi in data odierna veniva emessa sentenza di condanna per 8 mesi di reclusione e 2000 euro di multa.
18 ottobre 2017 - Nel pomeriggio e durante tutta la nottata (16.00-01.30) il personale del Reparto Pronto Intervento della Polizia Locale ha svolto un ulteriore servizio, oltre quello ordinario, volto al potenziamento delle attività di controllo dei tempi di guida e di riposo dei conducenti professionali - autotrasportatori, delle condotte di guida e delle caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli, nonchè al contrasto della guida in stato di ebbrezza alcolica e di alterazione psicofisica dovuta all'assunzione di stupefacenti. Durante tale servizio verso le ore 22,40 in zona Industriale (corso Stati Uniti) è stato fermato un autocarro di nazionalità slovena, il cui autista, dopo aver arrestato il mezzo, repentinamente si adagiava sotto lo stesso con il chiaro intento di intervenire sui sensori del tachigrafo. Prontamente fermato, gli agenti di Polizia Locale ordinavano al conducente di consegnare lo strumento mediante il quale aveva manomesso il veicolo, presumibilmente una sorta di calamita. Dopo molteplici rifiuti di collaborare e dopo essere stato infomato che sarebbe stato sottoposto a perquisizione personale, lo stesso lanciava repentinamente un oggetto oltre la recinzione di una proprietà privata presente nelle vicinanze. A questo punto, gli agenti operanti effettuavano un attento controllo dell'area, dove rinvenivano una potente calamita oggetto dell'evidente alterazione del tachigrafo; scaricati i dati dalla strumentazione, era di tutta evidenza che il veicolo risultava fermo già dalle ore 17.00 dello stesso giorno, nonostante fosse stato fermato dalla Locale alle ore 22.30. Lo stesso, pertanto, aveva circolato più di 5 ore senza che ciò risultasse dall'apposito strumento. Si provvedeva a contestare al conducente la violazione previsa dal codice della strada per chi altera i dispositivi di misurazione dei tempi di guida e di riposo degli autotrasportatori, provvedendo contestualmente al ritiro della patente per la successiva sospensione e al sequestro della calamita ai sensi della normativa vigente, misura quest'ultima finalizzata ad eventuali e ulteriori accertamenti. Poichè il veicolo aveva targa estera, la sanzione pari a 1.698.00 € veniva immediatamente pagata dal trasgressore. Sottoposto alla prova dell'alcoltest, il conducente risultava inoltre avere un tasso alcolemico pari a 0,32 g/l e 0,34 g/l; pertanto gli veniva contestava anche la violazione di guida in stato di ebbrezza; infatti, quale guidatore professionale, il tasso alcolemico dell'autotrasportatore avrebbe dovuto corrispondere a zero. Complessivamente durante il servizio sono state identificate 58 persone, controllati 55 veicoli, sottoposti a verifica del tasso alcolemico con i precursori alcoltest 45 conducenti di veicoli, di cui 4 anche con l'etilometro, sono stati ritirati 3 documenti di guida (2 patenti e 1 carta di circolazione).
18 ottobre 2017 - Nel pomeriggio verso le ore 13.10, nell'ambito del quotidiano servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dello spaccio di stupefacenti nel comparto Stazione, agenti del Nucleo Antidroga notavano in via Bixio un soggetto di sesso maschile di origine centroafricana che occultava un oggetto di tessuto color grigio alla base del muro dell'edificio ex Hotel Monaco, all'altezza di una feritoia creatasi a seguito dell'avvallamento del cemento. Dopo avere effettuato tale operazione, l'uomo si allontanava in direzione "Boulevard", sempre tenuto sotto costante osservazione dagli agenti operanti, ed entrava all'interno del pubblico esercizio "McDonald's" ubicato in piazzale della Stazione. Nel frattempo, un altro agente, dopo aver ispezionato la ristretta area osservata poco prima, recuperava l'oggetto rilevatosi poi un calzino di color grigio contenente 14 involucri di colore blu di presunta sostanza stupefacente, risultata successivamente a test colorimetrico tipo Marijuana per un peso complessivo di gr. 10.92, che sono stati sequestrati ai sensi del codice di procedura penale. Al fine di procedere al fermo in condizioni di sicurezza, visto che il soggetto si trovava all'interno di un pubblico esercizio a quell'ora molto frequentato, la persona veniva accompagnata presso gli Uffici del Comando di via Liberi, con l'ausilio di pattuglia automontata con insegne d'istituto. Il fermato veniva sottoposto a rilievi fotodattiloscopici a seguito del quale veniva identificato come E. R., nato in Nigeria il 22/06/1993 e senza fissa dimora nel territorio italiano; risultava privo di documenti di identificazione ma esibiva una ricevuta di richiesta di rilascio permesso di soggiorno per "protezione sussidiaria". Essendo la detenzione ai fini di spaccio reato per cui la legge prevede l’arresto facoltativo in flagranza, è stato valutato di procedere in tal senso in considerazione del fatto che è stato commesso nel comparto "Stazione" del territorio comunale, sito particolarmente caratterizzato da spaccio di sostanze stupefacenti e, pertanto, abitualmente frequentato da soggetti dediti a tale attività e relativi acquirenti, nonché per la quantità della sostanza stupefacente detenuta già suddivisa in dosi pronte per la cessione e per la personalità dell'indagato che si è dichiarato nullafacente e risulta, alla verifica dei precedenti dattiloscopici, avere a suo carico una denuncia in stato di libertà per "concorso in resistenza e violenza a pubblico ufficiale". Gli operatori del Nucleo Antidroga effettuano in via continuativa attività di prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti, con particolare attenzione al comparto Stazione e all'Ansa Borgomagno, dove il fenomeno si presenta con maggiore intensità; infatti anche il giorno precedente, sempre in via Bixio, erano state rinvenute altre 7 dosi di droga occultate in una grondaia.
16 ottobre 2017 - Dopo numerose segnalazioni da parte di cittadini che lamentavano la costante presenza di persone straniere dedite al commercio di biciclette rubate nonché di soggetti extracomunitari dediti allo spaccio di stupefacenti, è scattato un piano di azione che si è così articolato: nella mattinata agenti in borghese del Nucleo Reati Predatori, dopo un'accurata attività di osservazione, hanno dapprima fermato due soggetti che avevano appena acquistato da un extracomunitario, datosi alla fuga, due biciclette presumibilmente provento di furto. Poco dopo, veniva fermato un uomo di colore di nazionalità straniera che aveva appena acquistato una bicicletta per pochi euro da un individuo extracomunitario magrebino. Gli acquirenti dei velocipedi venivano accompagnati presso gli uffici del Comando di via Liberi per essere compiutamente identificati ed indagati per il reato di incauto acquisto. Le tre biciclette venivano sequestrate; sono in corso gli accertamenti per individuarne i legittimi proprietari. Nel primo pomeriggio gli agenti del Reparto Pronto Intervento, del Reparto Sicurezza Urbana e del Reparto Polizia di Prossimità, coordinati dai loro ufficiali, sono entrati all'interno dei Giardini dell'Arena per identificare tutti i soggetti sospetti presenti, in totale 66 persone; 4 di loro, essendo cittadini stranieri privi di documenti, sono state accompagnate presso gli uffici del Comando per essere fotosegnalate. Gli agenti motociclisti hanno effettuato nelle immediate adiacenze dei Giardini Arena 12 controlli di veicoli, contestando una violazione per mancata copertura assicurativa, una per mancata revisione e un superamento della linea continua. Il presidio pomeridiano dell'area verde cittadina è stato costante dalle ore 15.00 alle ore 19.30. I Giardini Arena si sono svuotati della presenza dei soggetti nullafacenti e restituiti alla libera fruizione dei cittadini padovani. Tale attività di contrasto a tali fenomeni di degrado continuerà anche nei prossimi giorni, in stretta coordinamento con la forze di Polizia, in particolare Polizia di Stato e Guardia di Finanza.
16 ottobre 2017 - Gli Agenti del Nucleo reati predatori della Polizia Locale verso le ore 18,30 si trovavano nei pressi del punto vendita COIN di Padova per un servizio di osservazione e controllo. Un agente, in posizione di osservazione all'ingresso del negozio, vedeva avvicinarsi due uomini dai tratti somatici magrebini e con atteggiamento sospetto. Il più alto dei due, identificato successivamente per Z. H. n. Algeria nel 1976, trascinava con sé una valigia di colore grigio tipo trolley e di grandi dimensioni certamente nuova, in quanto con talloncino del prezzo ben visibile. Lasciata la valigia all'altro uomo, identificato successivamente per B. F. n. Algeria nel 1979i, Z.H. entrava all'interno del negozio trattenendosi qualche minuto al piano terra, per poi uscire; nel contempo entrava nel punto vendita il B.F., mentre il Z.H. riprendeva la valigia e nell'intento di allontanarsi si dirigeva verso via Altinate. Due agenti che si trovavano all'interno del negozio, uscivano dal medesimo al fine di fermare e identificare il Z.H. Nel contempo sopraggiungevano altri due operatori della P.L. i quali, vedendo e sentendo l'allarme antitaccheggio del negozio attivarsi, notavano l'addetto all'accoglienza della clientela che riaccompagnava all'interno del negozio il B.F., chiedendogli di restituire quanto poco prima sottratto da un espositore del reparto profumeria. Il B.F. quindi restituiva un profumo marca Dior Homme Intense del valore di euro 105,50. Nel frattempo, Z.H. non era in grado di dare alcuna spiegazione sul possesso della valigia trolley, marca Delsey, munita ancora di placca antitaccheggio e talloncino di vendita. Entrambi i soggetti, cittadini algerini sedicenti, venivano accompagnati presso gli uffici di via Liberi per essere sottoposti a rilievi fotodattiloscopici. Due agenti si portavano presso il vicino punto vendita la Rinascente per verificare se la valigia fosse di loro proprietà, notando da subito che presso l'ingresso posteriore, lato piazza Garibaldi, erano esposte diverse valige trolley della stessa marca Delsey, tra cui un set di colore grigio da cui mancava proprio la valigia di dimensioni più grandi. Allertata la direzione del punto vendita, il personale verificava il codice di appartenenza della valigia, confermandone la proprietà; la valigia veniva restituita tramite compilazione di apposito verbale, ma nessuno dei dipendenti presenti era in grado di riferire alcuna informazione relativamente al furto subito. Consultato il Sistema D'Indagine tramite la locale Questura, risultava che entrambi i cittadini stranieri avevano precedenti specifici a loro carico per reati contro il patrimonio. Contattato telefonicamente il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Padova confermava l'arresto in flagranza di reato ai sensi degli artt. 624-625 C.P. per il B.F., disponendo il processo con rito direttissimo per il giorno 17/10/2017, e la denuncia a piede libero ex artt. 624-625 C.P.di Z. H. Terminata la compilazione degli atti di rito, alle ore 20,35 il Z.H. veniva rilasciato, mentre il B.F. veniva trattenuto presso la cella di sicurezza, in attesa della traduzione in Tribunale.
10 ottobre 2017 - Operatori del Nucleo Antidroga nell'ambito dell'ordinario servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nel comparto Stazione notavano due soggetti di origine nord-africana in via Bixio che stavano armeggiando appoggiati ad un davanzale. Osservando con più attenzione verificavano che i due stavano lavorando alcuni pezzi di sostanza stupefacente di tipo hashish; uno, in particolare, stava tagliando con una lama alcuni frammenti da una barretta. Vicino a loro c'era una donna, già con i soldi in mano, in attesa di acquistare. Subito uno degli agenti si avvicinava per procedere al controllo, venendo raggiunto pochi minuti dopo da una pattuglia automontatata del Reparto Sicurezza Urbana; i due soggetti, alla richiesta degli agenti, consegnavano la sostanza stupefacente detenuta quindi si dava inizio alla procedura di accompagnamento presso gli Uffici del Comando per procedere agli atti di rito e per l'identificazione in quanto entrambi risultavano privi di documenti. A questo punto uno dei due, tale R.M. di anni 24 e nazionalità tunisina, iniziava a dare segni di agitazione pertanto si procedeva all'ammanettamento ma nonostante ciò questi assumeva un atteggiamento violento contro gli operanti, scagliandosi più volte contro uno degli agenti e tentando di colpirlo con delle testate. Nonostante i tentativi di trattenerlo, lo stesso effettuava anche atti di autolesionismo colpendo con la testa la parete dell'hotel antistante e le auto ivi parcheggiate. Nel frattempo gli operanti chiamavano il supporto di altre pattuglie prontamente giunte sul posto, visto anche il numero considerevole di soggetti extracomunitari radunatisi nella via che sembravano volersi avvicinare con fare minaccioso. Si riusciva finalmente a caricare i due fermati nelle auto di servizio e ad accompagnarli presso gli uffici del Comando. La sostanza stupefacente recuperata risultava essere, alla pesatura e prova con narcotest, circa 22 gr di hashish e 0,11 gr di marijuana. Anche all'interno della cella R.M. continuava a manifestare un profondo stato di agitazione pertanto, anche in considerazione dei numerosi precedenti penali a carico dello stesso, si decideva di procedere al suo arresto per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e resistenza, dando comunicazione al Magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Padova il quale disponeva che lo stesso venisse giudicato in data odierna con rito direttissimo. A seguito di udienza R.M. veniva condannato alla pena di 9 mesi di reclusione ed alla misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Padova. Relativamente al secondo soggetto fermato, A.J. di anni 30 e nazionalità marocchina che risulterebbe giunto nel nostro Paese solo pochi giorni fa, si è provveduto a trasmettere informativa alla Procura della Repubblica per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
8 ottobre 2017 - Nel corso del servizio d'istituto pomeridiano due agenti di Polizia Locale hanno proceduto all'arresto di certo Seferovic Marcellino, nato a Vizzolo Predabissi (MI) il 10.05.1992 e residente in Padova. Questi, alla guida di un autocarro Fiat Ducato di proprietà della moglie del Seferovic, veniva inseguito sulla via Chiesanuova dai due agenti motomontati in quanto resosi protagonista di una serie di violazioni del Codice Stradale, quali velocità elevata, transito con luce semaforica rossa più volte ripetuta, sorpasso non consentito, mancato uso della cintura di sicurezza, uso del telefono cellulare durante la guida, omessa precedenza a pedoni sull'attraversamento pedonale e inottemperanza all'obbligo di fermarsi all'alt intimato dagli agenti. Fermatosi per cause di forza maggiore al confine del territorio comunale all'intersezione con via Treponti, il Seferovic scendeva dal mezzo e si allontanava di corsa in direzione di lungargine Brusegana nel tentativo di sottrarsi al controllo. Rincorso a piedi dagli agenti, veniva bloccato dopo una corsa di oltre trecento metri. L'uomo cercava di sottrarsi al blocco sferrando calci, pugni e testate all'indietro all'indirizzo dei due agenti. Accompagnato presso la sede di via Liberi, il Seferovic veniva sottoposto a test alcolimetro dalle cui risultanze emergevano i valori di 1,71 e 1,77 gr./lt. Emergeva, inoltre, che allo stesso era già stata ritirata la patente di guida da parte della Stazione Carabinieri di Trecenta (RO) appena due giorni prima. Il soggetto è stato arrestato in flagranza di reato ai sensi dell'articolo 337 del Codice Penale. Il Magistrato di turno presso la locale Procura, avvisato del fatto, disponeva la perquisizione domiciliare e veicolare del mezzo, al fine di accertare anche l’eventuale detenzione e possesso di sostanze stupefacenti. I due agenti rimanevano contusi nell’evento. Sottoposti a cure mediche presso il locale Pronto Soccorso venivano dimessi e giudicati guaribili in giorni 5 s.c. In sede di udienza, svoltasi lunedì 9 ottobre, veniva convalidato l'arresto e applicata la misura cautelare dell'obbligo quotidiano di firma, rinviando a dicembre il giudizio nel merito.
6 ottobre 2017 - Nel corso del servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti nell'area piazza De Gasperi, personale appartenente al Reparto Sicurezza Urbana, durante il pattugliamento appiedato, rinveniva dietro ad una delle colonne dell'immobile sito al civico 22, dietro ad una scatola, due involucri in nylon contenenti sostanze stupefacenti. La sostanza veniva recuperata e quindi sottoposta ad analisi tramite narcotest. I sacchetti risultavano contenere complessivi 50 grammi di marijuana. Lo stupefacente sequestrato è stato posto a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.