La scorsa settimana è stata effettuata un'operazione interforze che ha visto coinvolto personale della Polizia Locale, della Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri e Ispettorato del Lavoro. Il controllo, che si è svolto all'interno dello stabile denominato "Belvedere" sito in piazzale Stazione, ha avuto come finalità la verifica della presenza di strutture ricettive abusive già individuate a seguito di precedenti indagini. Gli agenti della Polizia Locale hanno controllato l'appartamento n. 39, ubicato al XII piano. Suonato il campanello dell'appartamento gli agenti si sono trovati davanti un uomo di nazionalità cinese, successivamente individuato come l'unico affittuario legittimo, che parlava molto poco la lingua italiana e che affermava di essere da solo consentendo, comunque, l'accesso all'interno dell'abitazione. Entrati, gli agenti della Polizia Locale accertavano che alcune stanze, che risultavano chiuse, erano occupate da altre persone. L'appartamento era suddiviso in 5 locali arredati con letti ed altra mobilia, nello specifico:
n. 1 stanza con letto matrimoniale, occupata dal legittimo inquilino;
n. 1 stanza con letto matrimoniale occupata da due donne;
n. 1 stanza con letto ad una piazza e mezzo occupato da un uomo;
n. 1 stanza con letto ad una piazza e mezzo libera;
n. 1 stanzone, di grandi dimensioni, arredato con quattro letti, tutti occupati da uomini; all'interno di tale locale, inoltre, erano stati ricavati con pareti di cartongesso tre box, uno dei quali occupato da un uomo, ciascuno arredato con letto.
Gli occupanti, in tutto otto persone oltre all'affittuario, erano di nazionalità cinese ed in possesso di regolari documenti di identità e dimostravano una scarsa conoscenza della lingua italiana. Con l'ausilio di una ragazza cinese, residente nello stabile, che parlava italiano è stato possibile parlare con queste persone per capire a che titolo si trovassero nell'appartamento. Alle domande degli agenti, quasi tutti dichiaravano di trovarsi in quell'appartamento perchè amici dell'affittuario e, quindi, a titolo gratuito ad eccezione di un ragazzo che diceva di avere pagato 20 euro al momento dell'arrivo. I controlli effettuati sugli altri appartamenti hanno permesso di accertare che era in atto un'attività ricettiva abusiva in violazione alla Legge Regionale n. 11/2013 (Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto). Per questa attività abusiva, oltre all'applicazione di una sanzione pari a 2000 euro, verrà trasmessa una segnalazione all'Ufficio Turismo della Provincia di Padova per eventuali provvedimenti di competenza.
Dal 12 al 14 Settembre il Parco degli Alpini (ingressi da via Due Palazzi e da via Capitello) ospiterà una grande rievocazione storica: tre giorni di spettacoli, combattimenti, concerti, attività per grandi e piccoli, mercatini tematici e quant'altro serve a ricreare cultura, vita, abitudini di quel popolo misterioso e affascinante che sono i Celti. Vista la particolarità dell'evento, che senz'altro attirerà molte persone, potranno essere attivati dei provvedimenti temporanei, qualora si rendessero necessari, al fine di prevenire ed evitare disagi alla circolazione e garantire il regolare svolgimento della manifestazione. Verrà istituito, in via temporanea, il divieto di sosta con rimozione coatta dei veicoli in via Capitello, dalle ore 18,00 del giorno 12/09/14 alle ore 24,00 del giorno 14/09/14. Si consiglia pertanto, per raggiungere il Parco degli Alpini, di usufruire del bus navetta, della capienza di trenta persone, disponibile per il pubblico dal parcheggio Nord dello Stadio Euganeo. (ALTRE INFO)
Nei giorni scorsi gli agenti della Squadra Attività Economiche della Polizia Locale hanno eseguito un controllo presso l'esercizio artigianale di produzione di kebab ubicato in via Reni gestito dal titolare, un uomo di origine pakistana; questo accertamento è stata la conseguenza di una segnalazione telefonica, arrivata al Comando, che denunciava le carenti condizioni igieniche del locale, segnalando anche una situazione di presunta pericolosità dovuta alla presenza di bombole del gas all'interno dell'esercizio commerciale. Arrivati sul posto gli agenti hanno accertato, effettivamente, la presenza di due bombole di GPL ad uso domestico contenenti ciascuna 15 kg di sostanza: una era utilizzata per il funzionamento del girarrosto, mentre l'altra era conservata in magazzino. Ma, cosa più importante, sono state le precarie condizioni igienico-sanitarie del locale, privo della fornitura di acqua corrente in quanto interrotta presumibilmente per mancato pagamento delle bollette e con le "blatte" che correvano nel vano magazzino, che hanno indotto gli agenti a chiedere l'immediato intervento sia dei Vigili del Fuoco che del personale ispettivo del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell'Ulss. I Vigili del Fuoco, relativamente alla presenza delle bombole non hanno rilevato un potenziale pericolo, in quanto la quantità di gas rientrava nei limiti previsti in base alla superficie del locale; tuttavia hanno intimato al titolare di esibire la certificazione di regolarità per la messa in esercizio dell'impianto, documento non presente nel locale. Ben più grave è stato l'intervento del personale dell'Ulss in merito all'aspetto igienico-sanitario; infatti le condizioni igieniche dell'esercizio sono state trovate talmente carenti, in particolare per la mancanza di acqua corrente e la presenza degli animali, da richiedere la sospensione immediata dell'attività. E' stata pertanto emessa una diffida, che verrà formalizzata al più presto, per un provvedimento di sospensione. Questo esercizio commerciale era già stato oggetto, nel recente passato, di controlli da parte della Polizia Locale per irregolarità amministrative; tali controlli hanno portato, dal novembre 2013, alla notifica a carico del titolare di svariati verbali, di importi anche elevati, per "vendita di bibite in assenza della Segnalazione Certificata di Inizio Attività per subingresso" nonché per violazioni relative a "occupazione di suolo pubblico abusiva" e "esposizione di materiale pubblicitario in assenza di autorizzazione".
Nel pomeriggio del 2 settembre una pattuglia di agenti ciclisti della Squadra SES della Polizia Locale è intervenuta in Piazza del Santo dove si stava consumando l'ennesimo tentativo di furto di bicicletta. Si è trattato però solo di un tentativo; il pronto intervento degli agenti ha sventato, di fatto, il furto "beccando" sul fatto l'autore che ha tentato di darsi alla fuga. L'uomo di quaranta anni di origini marocchine, successivamente identificato presso il Gabinetto di fotosegnalamento di via Liberi, già residente a Padova ma anagraficamente cancellato in quanto irreperibile al censimento, dopo avere strappato il braccio del cavalletto di un velocipede da donna, lo stava utilizzando per forzarne il lucchetto con una manovra tipica che consiste nell'avvolgere la catena al pezzo di metallo forzandola fino al suo cedimento. Nonostante il tentativo di fuga lo stesso veniva raggiunto e, con l'ausilio di una pattuglia in supporto, veniva appunto accompagnato presso il gabinetto di fotosegnalamento. Alla fine delle pratiche di rito l'uomo è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per il reato di "tentato furto", per il reato di "rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale" e per "danneggiamento". Grande sollievo per la proprietaria del velocipede, una donna sessantenne residente in città, che arrivata sul posto ed informata sul fatto, ringraziava calorosamente l'operato della Polizia Locale.
Domenica 7 settembre, in orario serale, si svolgerà la 7^ edizione della marcia non competitiva di Km 10 a scopo benefico denominata "Non Solo Sport Race",il cui ricavato sarà interamente devoluto alla Città della Speranza ed al centro di Ricerca Biomedica Avanzata. L'evento avrà inizio alle ore 22,00 nell'area pedonale di Prato della Valle e si svilupperà lungo le vie cittadine (LEGGI PERCORSO) per terminare, alle ore 23,00, sempre in Prato della Valle all'altezza del lobo di Santa Giustina. Nell'area pedonale, inoltre, avranno luogo eventi sportivo-musicali ed iniziative dimostrative a corollario della manifestazione stessa. Per quanto sopra saranno attuate, per il tempo strettamente necessario al transito degli atleti partecipanti alla marcia podistica, delle chiusure temporanee al traffico veicolare nelle aree interessate alla manifestazione indicate da apposita Ordinanza. LEGGI TESTO ORDINANZA
3 settembre 2014 -Nei giorni scorsi, nell'ambito dei controlli mirati al contrasto di situazioni di degrado correlate ad attività commerciali e all'immigrazione clandestina, è stato svolto un particolare servizio con personale appartenente alla Squadra Attività Economiche, alla Squadra Emergenze Sociali e Ispettori della Direzione Territoriale del Lavoro. E' stato controllato il pubblico esercizio sito in via Aspetti 51 (Ristorante Indiano), dove all'interno dei locali sono stati identificate n. 6 persone di nazionalità extracomunitaria, in parte dipendenti. Di queste una era sprovvista dei documenti identificativi, pertanto veniva accompagnata presso il Gabinetto di Fotosegnalamento per essere identificata e denunciata per violazione del dlgs 286/98. Durante il controllo amministrativo è stata riscontrata la grave situazione dal punto di vista igienico-sanitario, in particolare relativamente al locale cucina. E' stata accertata infatti la presenza di insetti presumibilmente "Blatte", che si muovevano fra gli arredi ed il pentolame. Si è quindi richiesto l'intervento del personale del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell'Ulss, che ha proceduto all'immediato sopralluogo e disposto l'immediata sospensione dell'attività fino al ripristino di idonee condizioni igienico-sanitarie. Anche per tutti i dipendenti trovati all'interno di quest'ultimo locale, il personale della Direzione Territoriale del Lavoro procederà alle opportune verifiche di competenza. Successivamente sono stati controllati due posteggi gestiti da stranieri di origine bengalese, uno rientrante nel mercato di Prato della Valle e l'altro rientrante nel mercato di P.zza delle Erbe. In occasione del primo controllo è stato riscontrato che un collaboratore, anch'esso di origini bengalesi, era in regola con i documenti identificativi, mentre nel secondo controllo è stato riscontrata la maggiore occupazione del posteggio e l'utilizzo di personale privo dei documenti obbligatori per l'identificazione. Il soggetto irregolare è stato quindi accompagnato presso il Gabinetto di Fotosegnalamento, sito in via Liberi 16, per essere compiutamente identificato e denunciato per violazione del dlgs 286/98 (condizione di clandestinità). Per entrambi i soggetti trovati a fornire prestazioni lavorative presso i citati posteggi verranno svolte opportune verifiche dalla Direzione Territoriale del Lavoro in merito alla regolarità contrattuale lavorativa.
Venerdì 15 agosto 2014, a partire dalle ore 21,00, si svolgerà in Prato della Valle la consueta Festa di Ferragosto in cui sarà previsto un intrattenimento musicale con animazione a cura di Radio Company ed uno spettacolo di fuochi d'artificio a terra che sarà concentrato all'interno dell'isola Memmia con inizio alle ore 23,30 e della durata di 30 minuti. Come nelle edizioni precedenti, saranno previsti dei punti di ristoro posizionati in vari punti dell'area pedonale di Prato della Valle, mentre il parco di "Company contatto" sarà posizionato nel lobo di S. Giustina. Per consentire il regolare svolgimento dell'evento il Settore Mobilità e Traffico, con Ordinanza n. 484 del 25/07/14, ha predisposto dei provvedimenti temporanei di limitazione della circolazione e sosta in Prato della Valle e località immediatamente limitrofe, nonchè la sospensione del servizio tramviario dalle ore 21,40 fino a cessate esigenze. Sarà pertanto attuata una chiusura temporanea al traffico veicolare in Prato della Valle e nelle vie limitrofe a partire dalle ore 21,00 del 15 agosto. VEDI ORDINANZA
08 agosto - Proseguono anche nel periodo estivo, i controlli di sicurezza stradale e urbana nelle zone della città più delicate e frequentate. Si tratta di un costante monitoraggio delle zone pù a rischio, anche in virtù delle numerose segnalazioni dei cittadini che apprezzano e sentono, come tutela della loro sicurezza, la presenza della P.L. Questa mattina, personale del Reparto Territoriale ha concentrato la propria attività nella zona interna ed adiacente il Polo Ospedaliero, al Prato della Valle e a Piazzale S. Croce. Presso l’Ospedale sono stati controllati sia i veicoli, i cui conducenti chiedevano di avere accesso all’area interna, sia le soste non autorizzate negli spazi riservati alle persone disabili presenti. Si tratta di comportamenti negativi che spesso alimentano dissapori e conflitti tra i cittadini, costretti a richiedere l’intervento della P.M. per poter usufruire degli spazi occupati invece abusivamente da persone poco educate e sensibili. Complici il periodo estivo e la presenza di un numero di utenti inferiore al solito ma anche per l'attento lavoro svolto dalla P.M. e dai “nonni vigili” dell’Ospedale, solo un veicolo è risultato non regolarmente autorizzato. La zona Ospedaliera, proprio per l’affluenza costante di un’ampia utenza, è poi il luogo scelto da parcheggiatori abusivi e mendicanti. Un cittadino nigeriano, sorpreso a svolgere l’attività di parcheggiatore abusivo, è stato contravvenuto e accompagnato presso gli uffici di via Liberi, per essere identificato con fotosegnalamento visto che non aveva al seguito alcun documento. Al termine delle operazioni, lo stesso è stato deferito all’A.G. e quindi rilasciato. Sono stati poi contravvenuti perché impegnati a richiedere in maniera insistente e petulante denaro ai passanti e agli automobilisti, fermi al semaforo di via Manzoni, un altro cittadino nigeriano e un cittadino rumeno. Per quest’ultimo si sono resi necessari diversi interventi in quanto, non appena gli agenti si allontanavano, si rimetteva al “lavoro” nella stessa località. Anche in zona Santa Croce, è stata allontanata una persona che bivaccava nei pressi del luogo di culto. Nel corso dell’intero servizio, oltre alle sanzioni elevate ai suddetti mendicanti, sono stati controllati circa 10 veicoli, identificate 15 persone e contravvenuta la sosta irregolare di 21 autovetture. I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Nella mattinata del 7 luglio alle ore 7.00, si è concluso l'ultimo atto relativo allo sgombero, a seguito della querela proposta dalla ditta proprietaria per occupazione abusiva, degli immobili industriali siti in via Goldoni 20 (ex Elettroingross) e nella vicina via Gramsci angolo via del Pescarotto. Gli agenti della SES della Polizia Locale sono dovuti intervenire ed effettuare un ulteriore intervento per permettere al personale dell'impresa, incaricata dai proprietari, di sigillare gli ingressi allo stabile ed il ripristino dei muri perimetrali, dove erano stati praticati alcuni "varchi" per poter accedere all'interno dei magazzini. All'interno dei locali, gli agenti hanno trovato due uomini, uno di origine libica ed uno di origine marocchina, e una donna di nazionalità romena, tutte persone conosciute e notoriamente dedite all'accattonaggio in città. Nonostante il recente intervento, effettuato dalla Polizia Locale il 24 luglio, sono stati di nuovo individuati numerosi giacigli. I due uomini e la donna sono stati accompagnati presso il Gabinetto di Fotosegnalamento, dove si sono protratte nel corso della mattinata le operazioni finalizzate alla denuncia all'Autorità Giudiziaria per "invasione di fabbricati e per danneggiamento", così come previsto dagli articoli 633 e 635 del Codice Penale, a carico di tutti tre, a cui andrà ad aggiungersi una denuncia per la violazione alle norme sull'immigrazione in capo ai due uomini trovati privi di titoli che consentano loro la legittima permanenza sul territorio dello Stato.
E' accaduto ieri pomeriggio, 5 agosto, in via Ristori. Una pattuglia della squadra SES coordinata dall'Ufficiale di Reparto si trovava nella vicina via Ruggeri al civ. 1, svolgendo il quotidiano servizio di monitoraggio del territorio. All'improvviso hanno notato che, da una finestra sita al terzo piano dell'immobile in via Ristori 18, fuoriusciva del fumo denso. Immediato è stato l'intervento dell'Ufficiale che si portava sul posto: accertando l'effettiva presenza di un incendio in atto, staccava l'energia elettrica e l'utenza del gas e temendo che vi fossero delle persone in pericolo si portava, unitamente ai colleghi, all'interno dell'appartamento. Dentro l'appartamento, per fortuna, non vi era nessuna persona ma il forno era acceso ed il cibo al suo interno stava bruciando. Nel frattempo erano arrivati anche i Vigili del Fuoco, allertati dalla Centrale Operativa della Polizia Locale, che provvedevano a mettere in sicurezza l'appartamento. Arrivava, dopo pochi istanti, anche la proprietaria che, con un moto di sollievo, riconosceva di essere uscita dimenticandosi il forno acceso.
Proseguono i controlli, da parte della Polizia Locale, rivolti agli esercizi commerciali gestiti da persone straniere; l'ultimo in ordine di tempo è stato effettuato l'1 agosto, nel pomeriggio, in collaborazione con personale del Corpo Forestale dello Stato. Questa volta è stato l'esercizio commerciale del settore non alimentare, gestito da cittadini nigeriani di via Foscolo 16/A ad essere oggetto del controllo. All'interno dell'esercizio commerciale è stata accertata la somministrazione di alimenti e bevande, non alcoliche, a 11 persone di nazionalità nigeriana, delle quali quattro risultavano non avere i documenti in regola per il soggiorno nel territorio italiano, così come previsto dal Dlgs 286/98. Queste persone venivano, pertanto, accompagnate presso il Gabinetto di Fotosegnalamento di via Liberi 16, dove venivano sottoposte ai rilievi fotodattiloscopici e denunciate all'Autorità Giudiziaria ai sensi dal citato Decreto Legislativo. Veniva, inoltre, riscontrata la mancata pubblicità dei prezzi che comporterà la notifica di una diffida amministrativa da parte della Polizia Locale. Per la "somministrazione abusiva in zona contingentata" la Polizia Locale ha elevato un verbale, a carico del proprietario dell'esercizio commerciale, dell'importo di euro 5000,00 per la violazione degli articoli 8 e 32 della LRV 29/2007. Il Corpo Forestale dello Stato ha fatto intervenire il personale dell'Ulss 16 in quanto, sul soppalco presente nell'esercizio, sono stati trovati n. 5 scatoloni di stoccafisso non esposto per la vendita. Il personale dell'Ulss 16 ha sottoposto a sequestro amministrativo il pesce essiccato per violazione delle norme sull'etichettatura e tracciabilità del prodotto detenuto in locali privi di registrazione sanitaria.
Sono 45 le borse e 9 i portafogli in parte sequestrati ed in parte recuperati dagli agenti della Polizia Locale nella giornata di sabato 2 agosto in Prato della Valle; anche nei mesi estivi, infatti, continua senza sosta il contrasto a tale fenomeno per tutelare la sicurezza del consumatore, attraverso la sicurezza della qualità dei prodotti, per la tutela della concorrenza leale degli operatori di commercio nonché per effettuare il contrasto alle inevitabili evasioni tributarie poste in essere da questi soggetti. A tal scopo sabato scorso si sono svolti dei servizi mirati, sia di mattina che di pomeriggio, in Prato della Valle, sito oramai noto per la presenza di venditori abusivi, che hanno portato al sequestro di merce contraffatta. La mattina di sabato ha visto una pattuglia di ciclisti della Squadra Emergenze Sociali della Polizia Locale intervenire, verso le ore 10,00, in quanto vi era un gruppo di venditori ambulanti abusivi di colore che esponevano delle borse da donna ai passanti. L'intervento degli agenti ha provocato un "fuggi fuggi" generale dei venditori, in direzione di piazza Rabin; solo uno di questi rimaneva sul posto con un chiaro atteggiamento di sfida. Avvicinato dagli agenti, che gli chiedevano di esibire i documenti e la merce, questi si rifiutava tassativamente fino a diventare aggressivo, tentando anche di divincolarsi per darsi alla fuga, nel momento che gli agenti predisponevano il suo accompagnamento presso il Gabinetto di Fotosegnalamento per procedere alla sua identificazione. Con l'ausilio di un'ulteriore pattuglia l'uomo, di nazionalità senegalese privo di documenti, veniva portato presso l'ufficio della Polizia Locale di via Liberi dove veniva identificato, sequestrata la merce contraffatta in suo possesso e denunciato all'Autorità Giudiziaria per "detenzione ai fini di vendita di merce contraffatta", come previsto dall'art. 474 del Codice Penale e per "resistenza a pubblico ufficiale", ex art. 337 del C.P. Il pomeriggio ha visto impegnati gli agenti del Reparto Territoriale della Polizia Locale che sono dovuti intervenire ripetutamente per far fronte ai numerosi venditori abusivi presenti che, nonostante la presenza degli agenti, continuamente hanno tentato di porre in vendita la loro merce; l'intervento ha determinato l'allontanamento dei venditori abusivi ed il recupero di borse e di portafogli contraffatti abbandonati a terra dagli stessi. Il fenomeno dell'abusivismo commerciale è sempre una problematica da tenere d'occhio verso la quale è vietato abbassare la guardia; infatti, se all'inizio erano singoli venditori, immigrati illegalmente, che proponevano la loro merce che rappresentava il loro unico canale di sostentamento, adesso ci troviamo di fronte a gruppi ben organizzati, spesso anche aggressivi, che vendono prodotti contraffatti, forniti da industrie "occulte" presenti sul territorio nazionale o all'estero. E' giusto, inoltre, ricordare che tale fenomeno si può contrastare anche con la collaborazione delle persone alle quali si rivolgono tali venditori; non acquistando i prodotti contraffatti non si alimenta tale mercato con tutte le conseguenze che esso produce. Anche per questo il D.L. 35 del 2005 ha introdotto una sanzione pecuniaria di Euro 200 a carico di coloro che "acquistano, senza aver accertato la legittima provenienza, cose che per la loro qualità, per la condizione di chi le offre e per l'entità del prezzo inducono a ritenere che siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei prodotti ed in materia di proprietà industriale".
Nel tardo pomeriggio del 31 luglio si è conclusa con successo un'operazione effettuata dagli agenti della Squadra Investigativa della Polizia Locale, che hanno posto sotto sequestro un appartamento sito in via Bembo, quartiere Crocefisso, dove da tempo era stata segnalata, con vari esposti al Comando da parte di cittadini, un'attività di prostituzione di ragazze cinesi. E' partita, di conseguenza, un'attività di indagine, effettuata nei mesi scorsi, consistente in diversi appostamenti al fine di individuare e, quindi, sentire come testimoni i clienti della ragazze cinesi i quali, se pur con qualche esitazione, ammettevano di aver avuto rapporti sessuali. Questa attività di indagine confermava già da subito la presenza, all'interno dell'appartamento, di due ragazze cinesi che si prostituivano; l'organizzazione era molto efficiente in quanto le donne erano pubblicizzate con foto ammiccanti su siti web dedicati e su alcuni quotidiani. I clienti venivano "adescati" a mezzo cellulare al quale rispondeva una donna, sempre cinese, che fungeva da centralinista e che passava la chiamata alla ragazza in appartamento avvisandola dell'imminente arrivo del cliente. L'attività era molto intensa, le ragazze ricevevano dai 5 ai 10 uomini al giorno per somme che andavano dai 40 ai 70 euro a prestazione; non mancavano anche dei "particolari servizi in coppia" per una tariffa di 100 euro. Ai primi di luglio gli agenti effettuavano un accesso nell'appartamento, appurando che la ragazza cinese più giovane era "costretta" a versare la maggior parte del suo compenso alla donna più anziana, che veniva perciò immediatamente indagata e denunciata per "sfruttamento della prostituzione". Malgrado questo primo intervento, l'attività di prostituzione è continuata. E' continuata però anche l'indagine, coordinata dal Dr. Giacomelli della Procura della Repubblica, della Polizia Locale che effettuando un successivo accesso nell'appartamento e trovando un'altra giovane ragazza cinese, procedeva al sequestro dell'immobile. All'interno dei locali veniva rinvenuta e sequestrata una somma di denaro pari a € 700,00 che, dalle dichiarazioni, risultava essere il provento dell'attività degli ultimi giorni; venivano inoltre rinvenuti e sequestrati due cellulari utilizzati per l'adescamento e una quantità notevole di preservativi ed altri "sexy toys". E' stato accertato che il proprietario dell'immobile risultava estraneo ai fatti.
Nei giorni scorsi si è consumato un altro episodio di "fuga e omissione di soccorso" ai danni di un motociclista. Una pattuglia della Polizia Locale è intervenuta, il giorno 24 luglio verso le ore 23,30, all'intersezione tra le vie A. da Bassano e Bernina per i rilievi di un sinistro che vedeva coinvolti un motociclo ed un'autovettura, il cui conducente anzichè fermarsi e prestare soccorso, come previsto dal Codice della Strada, si allontanava rendendosi irreperibile. Dagli accertamenti effettuati sul posto ed a seguito di indagini svolte successivamente, al fine di risalire al conducente od al proprietario del veicolo, gli agenti della Polizia Locale riuscivano ad accertare il numero di targa dell'auto anche grazie al motociclista che, seppur ferito, era riuscito a leggere parte della targa dell'autovettura investitrice. Inoltre, il giorno successivo, nell'effettuare ulteriori sopralluoghi nel luogo dell'incidente, la Polizia Locale riusciva ad acquisire anche un tracciato video del sistema di videosorveglianza di un vicino locale pubblico, che consentiva una chiara lettura della dinamica del sinistro e l'individuazione certa della marca e modello dell'autovettura coinvolta. Questi elementi, comparati con i dati acquisiti dalla banca dati della Motorizzazione Civile, hanno permesso di individuare il veicolo investitore in una Daewoo Takuma ed il proprietario, uomo di circa 46 anni residente a Nova Milanese (MI). Preziosissima è stata la collaborazione della Polizia Locale di Nova Milanese, attraverso la quale si è pervenuti al rintraccio del veicolo e del proprietario. A seguito di ciò il proprietario, qualificatosi anche come conducente dell'autovettura, si presentava presso gli uffici della Polizia Locale di Padova per rilasciare una spontanea dichiarazione sull'accaduto, mettendo a disposizione il veicolo per i rilievi fotografici di comparazione. Lo stesso, che comunque dichiarava agli agenti di non aver sentito alcun urto tra il suo veicolo ed il motociclo, veniva deferito all'Autorità Giudiziaria per "fuga e omissione di soccorso in caso di indicente con danni alle persone" così come previsto dall'art. 189/1-6-7 commi del Codice della Strada.
Il 29 luglio, dalle ore 7,15 circa, è stato effettuato un intervento al campo nomadi di via Longhin da parte di un contingente della Polizia Locale formato da personale della Squadra SES, Investigativa, Motociclisti, Edilizia e del Reparto Territoriale. Tale intervento, disposto a seguito della formale richiesta del Sostituto Procuratore dr. Roberti, correlata della segnalazione del Dirigente della Squadra Mobile che conteneva una "richiesta di risanamento del campo stesso e delle immediate adiacenze", ha visto impegnati fino a sera circa 25 persone, tra agenti ed ufficiali della Polizia Locale coadiuvati da personale dei Vigili del Fuoco, dell'APS, dell'ENEL e del Settore Manutenzioni e dei Servizi Sociali.
Le operazioni effettuate sono state di:
- censimento con identificazione dei presenti e controllo dei veicoli,
- verifiche ed interventi effettuate sugli impianti elettrici,
- verifica della presenza di bombole di gas ed accertamenti su eventuali allacciamenti abusivi e manomissioni,
- sistemazione e chiusura dei varchi sulle recinzioni che delimitano il campo,
- operazioni di bonifica e di pulizia dell'area del campo e delle pertinenze con sfalcio dell'erba e recupero dei rifiuti,
- recupero di eventuali carcasse di veicoli e roulotte.
Tutte queste attività si sono rese necessarie per ripristinare le condizioni di sorvegliabilità e di controllabilità del campo, in precedenza molto carenti sia per la presenza di folta vegetazione ideale per occultare qualsiasi "cosa", sia per la presenza di varchi nella rete che permettevano un andirivieni di persone non autorizzate dedite ad attività criminali; il tutto, quindi, per riportare quest'area in condizioni di sicurezza e di legalità.
All'interno del campo, gli agenti della Polizia Locale accertavano la presenza di due donne maggiorenni agli arresti domiciliari, una delle quali abusiva, e di una donna di 40 anni con 6 figli, anch'essa abusiva, che viveva in un container; a carico delle due donne scattava una denuncia all'Autorità Giudiziaria per "occupazione abusiva" come previsto dall'art. 633 e 639 bis del Codice Penale. Venivano recuperati una roulotte e due ciclomotori destinati alla demolizione e controllati tutti i veicoli presenti per accertare che non fossero provento di furto. I Vigili del Fuoco con i tecnici comunali, durante il controllo delle prese del gas e delle bombole, accertavano l'irregolarità di alcuni collegamenti, provvedendo a mettere in sicurezza anche dei cavi elettrici esposti. Intervenivano anche i tecnici dell'ENEL che accertavano che dei 16 contatori 7 erano allacciati abusivamente. Individuata l'origine di questi allacciamenti abusivi, gli agenti della Polizia Locale, hanno identificato gli autori che sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per "furto di energia elettrica" così come previsto dall'art. 624 del Codice Penale. Vi è stato l'intervento del personale dell'APS diretto al recupero dei rifiuti e degli operai della manutenzione per lo sfalcio dell'erba, operazione proseguita anche il giorno successivo. Ora la sorvegliabilità del campo è garantita.