01.08.2015 - Nel pomeriggio del 31 luglio, personale della Squadra Interventi Speciali in servizio in zona Stazione, è stato avvicinato da un giovane straniero, minorenne e di origini tunisine, per chiedere aiuto in quanto solo in città e con necessità di un ricovero.
Lo stesso affermava di essere giunto in Italia senza genitori grazie ad un "barcone di fortuna" che aveva attraccato in Sicilia. Da lì si era allontanato e da qualche giorno dormiva per strada in città. Sentito il P.M. dei Minorenni di Venezia, identificato compiutamente il ragazzino mediante rilievo dattiloscopico, veniva affidato ad una comunità di accoglienza.
Nella mattinata odierna, a seguito di segnalazione gli Agenti si sono recati presso il Cimitero Maggiore dove accertavano che un quindicenne di nazionalità romena stava mendicando. Il giovane affermava di essere stato inviato sul posto dallo zio sessantenne, già noto agli atti della Polizia Locale come mendicante, a lui affidato dai genitori che si trovavano in Romania. Dalle sue affermazioni risultava dormire assieme ad altri parenti in un campo lungo gli argini del fiume Brenta in località Vigonza. Lo zio affidatario è stato prontamente denunciato per "impiego di minori nell'accattonaggio" mentre su indicazioni del P.M. dei Minori, dopo aver verificato che non avesse subito maltrattamenti, il giovane è stato affidato ad un cugino maggiorenne.
08.07.2015 - Proseguono i controlli effettuati da Agenti in borghese al Centro Ingrosso Cina: in quest'occasione è stata verificata la segnalazione afferente ad una cittadina cinese, che effettuava la vendita abusiva in forma itinerante di prodotti alimentari. La stessa, infatti, idoneamente attrezzata di un carrello, si aggirava nel parcheggio aperto al pubblico del Centro stesso, offrendo svariati prodotti alimentari tipicamente cinesi pre-incartati in singole dosi, quali porzioni di riso confezionato, foglie di bambù, panetti di pane, verdure, spiedini di carne...E' bastato qualificarsi agli Agenti per doversi attivare per fermare la cinese, accompagnarla presso gli uffici per il fotosegnalamento e sottoporla ad indagini in ordine al reato previsto e punito dalla legge, in quanto cittadina straniera sprovvista di documenti di identità personale nonchè priva di quelli idonei a dimostrare la regolarità della sua posizione nel territorio italiano. Si provvedeva, quindi, a dar corso a termini di legge alla contestazione deglli illeciti ed all'immediato sequestro amministrativo dei prodotti posti in vendita al pubblico e delle attrezzature utilizzate.
Proseguono i controlli di polizia stradale della Polizia Locale di Padova con risultati interessanti; il Reparto Radiomobile negli ultimi giorni ha individuato in circolazione su via Armistizio un veicolo provento furto la cui denuncia gravava dal 2005.
Ad intercettare il mezzo ha decisamente contribuito l'utilizzo della nuova apparecchiatura, denominata TargaSystem, che ha dapprima localizzato il passaggio del veicolo in oggetto grazie alla sola lettura della targa, consentendo alla pattuglia di provvedere all'effettivo e successivo controllo intimando l'alt al conducente. La verifica immediata grazie all'interrogazione on-line delle banche dati del sistema informativo del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, nonchè ACI e Questura di Padova, ha confermato l'attualità della denuncia di furto presentata dal proprietario di quel veicolo, tuttavia non rintracciabile ai vari recapiti forniti. Gli Agenti operanti hanno dato corso all'immediato sequestro penale del veicolo ex art. 354 c.p.p. in quanto provento furto ed ancora oggetto di azione di ricerca allo SDI, al ritiro della carta di circolazione e delle chiavi del mezzo. Il conducente, che non forniva alcun documento di proprietà ma anzi senza alcuna scrittura privata idonea a giustificare il possesso dell'autovettura condotta, forniva quale giustificativo l'avvenuto acquisto in parola in cambio della cessione di un motorino, compiutamente fotosegnalato ed identificato, veniva sottoposto ad indagini in ordine al reato previsto e punito dall'art. 648 c.p. per ricettazione.
Anche il controllo stradale in via Pontevigodarzere ha subito insospettito gli Agenti per la velocità di marcia sospettosamente ridotta alla vista del posto di controllo, da parte di un conducente ganese. Se da un lato risultavano, infatti, regolari i documenti relativi al veicolo condotto, non così risultava l'abilitazione alla guida del soggetto. Il cittadino extra-comunitario, infatti, che parlava e comprendeva correttamente la lingua italiana, non esibiva la patente di guida dichiarando di esserne sprovvisto in quanto la rispettiva patente italiana gli era stata revocata due anni prima. Lo stesso, pertanto, compiutamente identificato, veniva sottoposto ad indagini in ordine al reato previsto e punito dall'art. 116/15 e 17 del Codice della Strada per guida senza patente. Contestualmente veniva disposto il fermo amministrativo del mezzo.
La Polizia Locale ha acquistato un sistema di videorilevamento per il contrasto di fenomeni di illegalità in materia di circolazione stradale e sicurezza pubblica; nello specifico il Corpo si è dotato di un'apparecchiatura mobile per la lettura delle targhe e la rilevazione di eventuali veicoli privi della copertura assicurativa nonchè delle vetture compendio di furto. Il Targa System 2.0 consente, infatti, di procedere a controlli stradali, con l'ausilio di due pattuglie, mirati ad accertamenti relativi a veicoli provento di furto, a veicoli privi di corpertura assicurativa, non revisionati, ed appartenenti ad una "black list" locale per cui il personale operante può procedere al fermo amministrativo del veicolo oggetto di verifica ed alla relativa contestazione. Il software memorizza il transito ed invia le informazioni ai database del Ministero dei Trasporti e dell'Interno. Se da un lato è un concreto obiettivo aumentare la sicurezza stradale, ed in questo caso specifico l'utilizzo del mezzo di ausilio per l'attività di polizia stradale ne è una conferma, dall'altro lo stesso permette di incrementare l'efficacia della prevenzione e della repressione delle più pericolose trasgressioni da parte degli utenti della strada. La Squadra Motociclisti, del Reparto Radiomobile, ha già effettuato una settimana di controlli mirati su strada, sia statici che itineranti, con due pattuglie distanziate. Gli esiti del servizio con strumento Targa System sono i seguenti:
Posti di controllo: 11
Passaggi di targhe rilevate: 4994
Veicoli non assicurati: 8
Sequestri Amministrativi: 8
Veicoli non revisionati: 39
Altre violazioni contestate: 9
I controlli di Polizia Stradale con l'utilizzo di tale strumentazione continueranno con frequenza su tutto il territorio comunale.
Nel pomeriggio di sabato scorso 6 giugno, durante un servizio di prevenzione e repressione del fenomeno dell'accattonaggio, agenti della Squadra Interventi Speciali e della Squadra Motociclisti della Polizia Locale di Padova, notavano una giovane nomade che si aggirava tendendo la mano tra i passanti con il chiaro intento di chiedere elemosina.
Alla vista degli agenti la giovane scappava velocementecercando di dileguarsi tra la gente; raggiunta e fermata, la stessa esibiva il passaporto dal quale si evinceva essere M.M.R. nata in Romania nel 2002. Gli agenti accompagnavano la minore in Municipio dove, con un suo telefono cellulare, contattava la sorella maggiorenne (che al momento si trovava in zona Arcella) affinché la raggiungesse. Quest'ultima, nata in Romania nel 1995, risultava essere già una conoscenza degli agenti, anche perchè ripetutamente sanzionata in quanto dedita alla mendicità. Entrambe venivano accompagnate presso gli Uffici del Reparto di Polizia Giudiziaria in via Liberi, per il seguito degli atti. Unanime la dichiarazione delle due relativa ai genitori non presenti in Italia, nonchè all'affidamento della minore alla maggiore. Le nomadi hanno, altresì, dichiarato di trovare ricovero con altri connazionali, tra i quali il marito della maggiorenne, presso una tendopoli piantata lungo gli argini di un fiume presumibilmente in zona Vigonza. La maggiorenne, dopo essere stata sottoposta ai rilievi fotodattiloscopici, veniva deferita all'Autorità Giudiziaria per il reato di "abbandono di persone minori o incapaci" e per il reato di "impiego di minori nell'accattonaggio". Sentito il Pubblico Ministero del Tribunale dei Minorenni di Venezia, veniva disposto che la tredicenne fosse affidata ad una comunità di accoglienza. le indagini proseguiranno con dei sopraluoghi, da parte del Reparto di Polizia Giudiziaria, al fine di individuare l'esatta ubicazione dell'accampamento citato.
Nei giorni scorsi il personale della Squadra Attività Economiche della Polizia Locale, congiuntamente a personale ispettivo della Camera di Commercio, ha effettuato un sopralluogo presso il Centro Ingrosso Cina di Corso Stati Uniti finalizzato al controllo dell'etichettatura; le verifiche si sono concentrate in particolare sui dispositivi di protezione individuale (occhiali da sole).
Il primo box controllato vendeva quasi esclusivamente occhiali da sole e, al controllo, i prodotti sono risultati regolari. Successivamente gli operatori si sono spostati presso un altro padiglione, dove è stato controllato un box specializzato anch'esso nella vendita di occhiali da sole; in questo caso, è stata riscontrata la presenza di numerosi articoli sprovvisti del marchio CE o con etichetta irregolare. In dettaglio, è stata accertata la carenza di elementi essenziali quali i riferimenti del produttore/importatore, le istruzioni nella lingua italiana e la classificazione nella categoria corrispondente al potere filtrante in relazione al grado di luminosità; conseguentemente a ciò i prodotti irregolari, quasi 500 pezzi, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo. Inoltre, sono stati prelevati a campione 8 paia di occhiali da sole relativamente ai quali è stata richiesta la produzione della documentazione tecnica attestante la regolarità; nel caso in cui venisse provato che gli occhiali rispettano i requisiti previsti dalla normativa vigente, il titolare potrà richiedere la restituzione di tutti i prodotti sequestrati, per i quali dovrà comunque essere regolarizzata l'etichettatura.
Nelle prime ore di ieri 5 maggio 2015, personale del Reparto di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Padova, durante il servizio di contrasto allo spaccio di droga nel comparto Stazione notava, nell'area antistante a via Donghi, un ragazzo ed una ragazza, successivamente identificati come cittadini italiani, con appariscente capigliatura "rasta" che avvicinavano un soggetto nord africano; quest'ultimo consegnava al giovane un involucro, ricevendone in cambio del denaro. Concluso lo scambio i due ragazzi si allontanavano in direzione del Tempio della Pace, mentre lo straniero rimaneva in zona. Lo stesso dopo qualche minuto veniva nuovamente avvicinato da un altro ragazzo, risultato anch'egli italiano, a cui consegnava della polvere bianca in cambio di denaro. Gli Agenti, alla vista di ciò, procedevano a fermare gli assuntori, i primi due giovani venivano fermati in via Tommaseo all'altezza del Tempio della Pace, mentre il terzo all'altezza della rotatoria di piazzale Stazione; tutti consegnavano la sostanza stupefacente appena acquistata che risultava nell'ordine del tipo Eroina del peso di gr. 0.63 e Cocaina del peso di gr. 0.07. La droga veniva quindi posta sotto sequestro, e tutti i giovani, residenti in diverse Province venete, venivano segnalati alle rispettive Prefetture di residenza per la violazione dell'articolo 75 del DPR 309/90.
Nel frattempo lo spacciatore, identificato poi come FERCHICHI Bilel, tunisino di 25 anni clandestino e senza fissa dimora, veniva fermato in piazzale Stazione davanti alla fermata del metrobus, da altri Agenti in abiti borghesi e tratto in arresto. Accompagnato presso gli uffici del Comando, veniva sottoposto ai rilievi fotosegnaletici, e gli veniva sequestrata la somma di 160.00 euro, denaro provento dello spaccio e del telefono cellulare. Mentre gli Agenti procedevano con l'arresto di Ferchichi, altro personale del Reparto di Polizia Giudiziaria, in via Valeri assisteva ad un'ulteriore cessione di droga, infatti notava un soggetto di circa 45 anni che avvicinava un tunisino dai capelli ricci, i due intrattenevano una breve conversazione al termine della quale il soggetto consegnava allo straniero delle banconote ricevendo un piccolo involucro. I due poi si separavano, l'assuntore si dirigeva verso le rotatorie di via Tommaseo, qui veniva fermato dagli Agenti a cui spontaneamente consegnava l'involucro acquistato, che risultava contenere, anche in questo caso, di sostanza stupefacente del tipo Eroina del peso di gr 0.86, sottoposta a sequestro in quanto corpo del reato. L'acquirente, identificato come cittadino italiano residente in Provincia, veniva anch'egli segnalato alla Prefettura di Padova per la violazione dell'art. 75 del predetto DPR.
Contemporaneamente lo spacciatore, tale KAMAIS Tuborski, tunisino del 1987, veniva fermato da altro personale in via Valeri, accompagnato presso gli uffici della sede di via Liberi dove si procedeva al suo arresto, oltre che al sequestro della somma di 15.00 euro, denaro provento di spaccio, il telefono cellulare e gr. 0.39 di Hashish.
Su disposizione del Pubblico Ministero, entrambi i tunisini tratti in arresto venivano presentati davanti al Giudice del Tribunale di Padova il quale convalidava l'operato della Polizia Locale, disponeva la confisca di quanto sequestrato, e condannava i due autori dello spaccio rispettivamente a :
- FERCHICHI: mesi 10 di reclusione, 1500 euro di multa, e divieto di dimora nel Comune di Padova
- KAMAIS: mesi 6 di reclusione, 1000 euro di multa
Questi arresti vanno ad aggiungersi a quello effettuato, qualche giorno prima, effettuato lungo il boulevard della stazione; nel caso specifico un uomo di origine nord africana veniva avvicinato da un giovane in bicicletta. Da qui lo scambio di droga, che risulterà essere eroina, in cambio di denaro, circa euro 70,00. Dopo aver fermato entrambi, gli agenti procedevano con la segnalazione del compratore al Prefetto di Padova per la violazione dell'art. 75 del DPR 309/90 e contestualmente con l'arresto dell'uomo nord africano che risultava essere tale BOUTOURI Rabi, trentenne di nazionalità tunisina, soggetto già tratto in arresto dalla Polizia Locale il 16 aprile scorso per spaccio di droga davanti alle Cucine Popolari e denunciato per un fatto analogo anche in data 18 aprile.
Il Giudice del Tribunale di Padova, in sede d'udienza convalidava l'operato della Polizia Locale, disponendo il divieto di dimora in Padova e Provincia a carico del BOUTOURI sino ad una successiva udienza fissata per giugno 2015.
Nei giorni scorsi, a seguito di numerose segnalazioni e della denuncia sporta dagli interessati, il personale della Squadra Interventi Speciali della Polizia Locale di Padova ha effettuato uno sgombero nell'area adiacente allo Stadio Euganeo, e precisamente in viale Nereo Rocco, tratto prospiciente al nuovo Palaindoor; nell'area in questione alcune persone si erano introdotte, allo scopo di dimorarvi stabilmente, all'interno di vari containers presenti. Gli agenti accertavano la presenza di un cittadino moldavo e due cittadini romeni (un uomo ed una donna) già noti agli agenti per essere soggetti dediti alla mendicità ed all'accattonaggio nelle vie del centro Città; ed altresì di una famiglia di nazionalità rumena formata da padre, madre e tre figli minorenni rispettivamente di 16, 11 e 6 anni, che utilizzava il container come alloggio. Il capofamiglia di questi ultimi, residente in un Comune della Provincia di Reggio Calabria dichiarava di aver perso il lavoro di falegname nell'impresa per cui lavorava, sita nel luogo di residenza e che a seguito di indagini della Polizia Giudiziaria era stata chiusa, e conseguentemente aveva deciso di spostarsi nel nord Italia in cerca di occupazione. Tutti i maggiorenni fermati, previa identificazione tramite fotosegnalamento, sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per il reato di "invasione di terreni o edifici"; inoltre la famiglia romena è stata accompagnata presso il Settore Servizi Sociali del Comune di Padova, al fine di individuare una momentanea e decorosa sistemazione per i minori. L'area oggetto dell'intervento è in comproprietà tra una ditta in attività ed una ditta in liquidazione e concordato preventivo, per questo motivo, ultimato lo sgombero, è stato possibile procedere esclusivamente a sigillare l'accesso alle baracche, mentre nei prossimi giorni, non appena avuto il nulla osta dal Giudice che ha in carico la pratica di liquidazione, si provvederà allo smaltimento dei manufatti ed alla completa bonifica del sito.
In questi ultimi giorni, a seguito di segnalazioni varie da parte dei Cittadini, personale della Polizia Locale in servizio presso il Nucleo Esposti, ha svolto servizio in abiti civili per vigilanza e contrasto al fenomeno del deposito incontrollato di rifiuti sulla pubblica via. Nel corso dell'attività è stato accertato un deposito abusivo di materiale edile in via Ponticello ove si è provveduto a sanzionare l'autore con l'applicazione dell'art. 6 comma 4, lett. k) del Regolamento Comunale per la Gestione dei Rifiuti Urbani per un totale di 250 euro; analogamente si è intervenuti in via del Bigolo ove si è assistito al conferimento di rifiuto non assimilabile a quello domestico (scarto vegetale, terreno et similia) nei contenitori ivi situati ed adibiti prettamente ad altra tipologia di rifiuto. Dello stesso Regolamento e dello stesso articolo e comma, al trasgressore residente in Città si è applicata la lettera d) per un importo di 100 euro. Sempre in via del Bigolo è stato riscontrato un ulteriore comportamento scorretto da parte di soggetto residente fuori Provincia, consistente nel deposito di n. 2 sacchi di rifiuti: operazione riconducibile al cosiddetto "fenomeno del nomadismo" in violazione delle disposizioni della lettera m) dell'articolo citato per un importo pari a 250 euro di sanzione.
Gli Agenti hanno provveduto alle contestazioni citate della specifica norma regolamentare a carico dei trasgressori cogliendoli sempre in flagranza a seguito di mirato appostamento.
Da gennaio, con determinazione n. 2015/14/0002 del 13/01/2015, il Comandante della Polizia Locale, dott. Antonio Paolocci, ha istituito il Nucleo Operativo "Esposti, Segnalazioni, Comunicazioni e Richieste". All'interno dell'Unità Segreteria Comando - Centrale Operativa ma sotto la Sua diretta competenza, il Nucleo composto da 4 Assistenti in servizio esterno con l'ausilio di personale interno per la parte riservata prettamente alle evasioni, nel trimestre che si è concluso ha ricevuto e registrato n. 226 segnalazioni ed esposti, tutti presi in carico e controllati. Il trimestre citato conta poi n. 219 evasioni, dato comprensivo anche degli esposti che pervengono da altri Reparti a cui il Nucleo stesso provvede con riscontro scritto o telefonico al segnalante. Va precisato che nel numero delle entrate vi sono numerose pratiche afferenti problematiche trattate da specifiche Squadre del Corpo a cui vengono inizialmente inoltrate tali segnalazioni, poichè trattate per competenza di materia (per esempio il commercio, l'edilizia), pratiche poi ritornate al Nucleo per l'evasione al segnalante. Spesso i riscontri non sono diretti solo a privati ma anche ad altri Organi Comunali i quali richiedono controlli e verifiche di quanto trasmesso loro da esterni od Enti. Le segnalazioni che i Cittadini espongono non sono esclusivamente riferite a problematiche diurne, ma anche a situazioni che con maggior frequenza si verificano in fascia serale o/e notturna. I colleghi assegnati al Nucleo citato sono tutti inseriti nei piani di servizio del Comando comprensivi di sere e notti, per cui effettuano le opportune verifiche anche in tali fasce orarie. E' così che alle varie richieste si riescono a fornire evasioni sempre supportate da contestuali verifiche pertinenti le problematiche stesse. Le aree tematiche oggetto di segnalazioni, esposti ed istanze dei Cittadini riguardano in particolare modo il disturbo alla quiete pubblica, la detenzione e la custodia di animali, l'incuria ed il degrado delle aree verdi e della vegetazione privata, la sosta irregolare dei veicoli, il conferimento indebito ed il nomadismo dei rifiuti nonchè ogni problematica riscontrata ove si interviene sanzionando laddove previsto dalle norme regolamentari comunali.
Nei giorni scorsi il personale della Squadra Interventi Speciali della Polizia Locale è intervenuto in Via Sant'Orsola Vecchia a seguito di reclami avanzati dagli autisti e passeggeri degli autobus dell'APS della linea 15, in quanto si erano accorti di un viavai di soggetti, verosimilmente di etnia rom, che salivano sull'autobus, senza obliterare alcun biglietto, per raggiungere il Centro Storico. Nella golena del fiume Roncajette da circa un mese si era effettivamente insediato un gruppo di rom munito di tende e manufatti vari. Nell'accampamento, sgomberato all'alba, dimoravano 23 persone (11 uomini e 12 donne), 7 delle quali erano minorenni di età non inferiore a 14 anni. Le persone sono state accompagnate presso gli Uffici di via Liberi per le procedure di identificazione a mezzo fotosegnalamento e a deferirle all'Autorità Giudiziaria per il reato di "occupazione ed invasione di terreni".
I soggetti, di nazionalità rumena, erano già noti agli Agenti per la loro attività di accattonaggio nelle vie del Centro Storico e nei dintorni di piazza del Santo. Le indagini effettuate in merito alla loro attività, hanno accertato, inoltre, che uno di questi individui risultava già gravato da foglio di via obbligatorio emesso dalla Questura di Venezia, per episodi riferiti al medesimo reato. Ultimato lo sgombero, è sata contattata l'APS-Divisione Ambiente al fine di asportare i rifiuti abbandonati e bonificare l'intero sito; operazioni che si concluderanno nei prossimi giorni.
Il Comando Polizia Locale, ravvisata la necessità di presidiare con mirati servizi in task force il Comparto Stazione, a far data dal 1 aprile ha rinforzato l'organico già presente in loco, al fine di osteggiare i fenomeni di cessione e di assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, il consumo di sostanze alcoliche su suolo pubblico, il bivacco di persone senza fissa dimora e la verifica dello stato di immigrazione clandestina. Obiettivo primario resta il garantire la sicurezza urbana e stradale dei frontisti, dei turisti, dei numerosi studenti frequentanti l'area in oggetto. A tale scopo i servizi che coprono l'intera fascia oraria diurna, sono garantiti con l'apporto di tutto il personale operativo e non, poichè la numerosa presenza delle divise è assicurata con il concorso di tutti i Reparti del Settore. L'area monitorata comprende oltre al Piazzale Stazione, al boulevard, alle attigue via Donghi, Tommaseo, Cairoli, Bixio, anche il Cavalcavia Borgomagno, via Sarpi, Piazza Mazzini, Corso del Popolo, via Valeri, Foscolo, Piazzetta Gasparotto, Piazza De Gasperi, Salvemini.
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Martedi 14 aprile, nell'ambito del servizio in task force tra più Reparti del Corpo di Poliza Locale che si sta attuando quotidianamente nel Comparto Stazione per contribuire alla sicurezza urbana e stradale in zona, nonché per contrastare fenomeni di degrado, dal consumo in area pubblica di sostanze alcoliche, alla cessione o assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, al bivacco, alla lordura del suolo, all'accattonaggio, all'immigrazione clandestina, si procederà al recupero delle carcasse abbandonate di velocipedi ed alla rimozione delle biciclette in divieto di sosta ai sensi del Codice della Strada o in violazione al vigente Regolamento di Polizia Urbana qualora queste creino intralcio alla circolazione pedonale o veicolare, indi sanzionabili. Tale operazione di recupero e rimozione, che a seguire verrà effettuata periodicamente, ha la finalità di ripristinare l'ordine e il decoro degli spazi d'ingresso alla Città, liberando stalli nelle rastrelliere consentendone, così, la massima fruibilità e ricettività. Con la chiusura del punto SNAI disposta dal Questore nei giorni scorsi, si informa che le rastrelliere sul boulevard di viale Codalunga - in prossimità di piazzale Stazione - sono nuovamente disponibili per i pendolari, gli studenti e per i cittadini gravitanti nel Comparto.
Nel pomeriggio dell'11 marzo personale del Reparto di Polizia Giudiziaria ha arrestato AKHATOR Evans, ventiduenne nigeriano, per spaccio di sostanza stupefacente in via Bixio, zona Stazione di Padova. Le pattuglie in borghese in queste settimane sono impiegate maggiormente nella zona della Stazione per una continua attività di contrasto al degrado che si manifesta in numerose e varie forme. Ieri notavano un uomo di nazionalità straniera in bicicletta che contattava il solito gruppo di persone dedito allo spaccio che il più delle volte staziona tra le vie Bixio e Cairoli. Accertavano che tra il cittadino in bicicletta e uno dei presenti sul posto avveniva uno scambio. Dopo aver acquistato la droga, il ciclista si allontanava verso Piazza Mazzini, veniva inseguito dal personale in borghese e poi fermato, lo stesso tentava di disfarsi della droga gettandola a terra. Lo spacciatore, che era rimasto in via Bixio probabilmente in attesa di altri clienti, veniva bloccato ed accompagnato negli uffici di via Liberi. Gli accertamenti fatti sulla droga venduta hanno evidenziato che si trattava di gr. 3,24 marijuana e gr. 8,60 netti di hashish. Il cliente, che è risultato essere un nord africano privo di documenti, è stato anch'egli denunciato all'A.G. per la violazione delle norme sull'immigrazione, mentre lo spacciatore è stato tratto in arresto e, contestualmente, gli sono stati sequestrati il denaro provento dello spaccio oltre ai telefoni cellulari in suo possesso. Nel corso del giudizio per direttissima, svoltosi il giorno seguente, Akhator è stato condannato alla pena di 1 anno ed 1 mese di reclusione, oltre che al pagamento della multa pari a Euro 4,500, pena comunque sospesa; è stata altresì disposta la confisca del denaro sequestratogli e della sostanza stupefacente.
Il Nucleo Educazione Stradale della Polizia Locale di Padova, alle numerose Scuole di ogni ordine e grado della Città (Comunali, Statali, Private), verso cui rivolge da anni la consolidata proposta educativa finalizzata alla Sicurezza Stradale, a platee di alunni dai 5 ai 18 anni, con oltre 60 docenti (tra Agenti ed Ufficiali), conta una "new entry" tra le Scuole aderenti nell'anno scolastico in corso. Se da un lato è confermato che ogni anno alla capillare distribuzione informativa dei Progetti (sia con tenuta d'aula che esterni agli Istituti stessi), l'adesione trova sempre maggior accoglimento, segno fondamentale che la tematica legata alla Sicurezza Stradale è argomento a cui viene dato sempre più peso e risalto nelle Scuole, per l'anno scolastico in corso si è aperta la proposta anche alla Scuola Internazionale Italo-Cinese che ha sede in via Palladio 51/B all'Arcella e che a Padova esiste dal novembre 2013. E' da quet'anno scolastico, infatti, che la Scuola ha adattato i programmi d'insegnamento per ottenere il riconoscimento ministeriale di scuola parificata. Nell'ottica di un sempre maggiore radicamento nel terriorio padovano e di avvicinamento alle Istituzioni pubbliche, gli insegnanti hanno aderito alle proposte di Educazione Stradale presentate dalla Polizia Locale. I bambini della prima classe della scuola primaria sono stati accompagnati dagli Agenti della Polizia Locale al canile di Selvazzano, progetto denominato "Con..fido nelle regole del Codice della Strada" ove hanno potuto apprendere dai veterinari dell'Azienda Sanitaria quale comportamento corretto sia da tenersi con i cani. Il progetto citato si è snodato anche con la dimostrazione operativa di uno dei cani poliziotto di cui dispone il Nucelo Cinofili della Polizia Locale di Padova. Nell'ambito della promozione dell'Educazione e della Sicurezza Stradale, la Scuola Internazionale Italo-Cinese ha aderito con entusiasmo anche al Progetto "Sicuramente...in Pista", con le classi 3^, 4^ della scuola primaria e 1^ media, attività che educa all'uso corretto della bicicletta (i ragazzi ne fanno un uso continuativo di 3 ore in percorsi diversi) e che si è sviluppata all'aperto al Pistodromo: una "ricostruzione fedele" della strada con tutte le caratteristiche proprie, quali corsie, segnaletica stradale varia, rotatoria e semaforo, ubicata presso la Struttura OIC con sede alla Mandria, in via Toblino. Non da ultimo l'adesione al progetto di Educazione Stradale in classe, rivolto ai piccoli dell'anno conclusivo della Scuola d'Infanzia, ha dato singolare soddisfazione perché l'Agente si è confrontata direttamente in aula quale docente per loro "in madrelingua". Il trasmettere le nozioni basilari del Codice della Strada ha unito in particolare modo la coinvolgente esperienza umana all'utilità educativa del progetto. Dalla figura dell'Agente di Polizia Locale, la lezione teorica è proseguita con le forme ed i colori dei segnali stradali, messaggi che nel secondo appuntamento si sono sviluppati all'aperto con il giro nel Quartiere al fine di mostrare loro dal vivo quanto appreso in aula. Bimbi uniti in un'unica cordata (detta "corda di Noè") simbolica e ricca di bandierine di varie Nazioni: messaggio concreto di camminata sicura sul marciapiede, quali pedoni di 5 anni. Quanto suddetto è, senz'altro, una nuova esperienza per gli Agenti della Locale ma l'ostacolo linguistico non ha mai frenato, ambo le parti, la grande forza di volontà e la vera capacità di ascolto.